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Speciale Cinema
Addio Olivia Newton-John, grazie per essere stata la nostra Sandy

Ivan Marra
L'onda lunga delle proteste generate dalla morte di George Floyd sta continuando a scuotere l'America non risparmiando neanche il dorato mondo di Hollywood, come dimostra la questione Via Col Vento: proprio l'uomo che ha dato il via alla polemica, lo sceneggiatore John Ridley, ha ora puntato il dito contro Quentin Tarantino.
Che il regista di C'era una Volta a Hollywood abbia un carattere tutt'altro che facile è cosa nota, ma le accuse di Ridley dipingono un Tarantino particolarmente irascibile e facile agli insulti a sfondo razzista, almeno durante gli orari di lavoro sul set.
Secondo quanto riportato dallo sceneggiatore di 12 Anni Schiavo Tarantino sarebbe particolarmente generoso nell'utilizzo della parola ne**o: "In un certo senso gode ad utilizzare quella parola. Non la usa in un particolare contesto, la usa tanto per utilizzarla". Ridley si è comunque detto contrario alla totale censura: "Fa male e fa arrabbiare. Ma allo stesso tempo non mi metterei lì a dire: 'Ok, non puoi mai utilizzare quella parola'".
Tarantino stesso, d'altronde, ha ribadito più volte di sentirsi in totale diritto di utilizzare la famosa ed infamante n-word tanto utilizzata nei suoi film (spesso anche da attori neri, come nel caso dell'onnipresente Samuel L Jackson). Il regista, intanto, qualche tempo fa ha dichiarato che avrebbe voluto girare un film su Luke Cage prima di Pulp Fiction; vediamo, invece, qual è la citazione a Death Proof nascosta in C'era una Volta a... Hollywood.
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