Quentin Tarantino su Netflix: "È tutto molto triste per me"

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Che un cinefilo come Quentin Tarantino sia un amante della pellicola 70mm e non di Netflix non è un mistero e il regista torna sulla questione in una nuova intervista.

In un video pubblicato da Yellow King Film Boy, Tarantino rielabora i suoi pensieri sul colosso dello streaming e di quanto rapidamente questo abbia finito per sostituire i videonoleggi (il regista aveva rivelato di essere tutt’oggi un fruitore di VHS).

È molto triste per me, lo è veramente. E sono un po’ sorpreso di quanto rapidamente sia successo, e sorpreso di come il pubblico sia andato avanti così in fretta, senza che nessuno si sia voltato un attimo indietro. A loro non importa. E non è solo un discorso che ha a che fare con la nostalgia. Io non sono su Netflix quindi non ti saprei dire come funziona esattamente. Anche se tu avessi tutti i film in un unico pacchetto, quella è qualcosa che hai, puoi prendere la guida, puoi scorrere la lista, guardare qualcosa o forse non la guarderai mai, oppure la guarderai per dieci minuti e poi passerai a qualcos’altro. Non fa per me.

“Al videonoleggio c’era un altro tipo di qualità. Giravi per il negozio, prendevi una cassetta, leggevi sul retro. Facevi una scelta, e magari parlavi con il rivenditore, che ti avrebbe indirizzato su qualcos’altro. E non ti avrebbe messo tra le mani una roba a caso, ma ti avrebbe venduto nel migliore dei modi un prodotto. Un tempo, quindi, eri coinvolto in un modo che non è più possibile con i sistemi elettronici quando si parla di film. Quello che abbiamo perso è la partecipazione attiva, un tempo si sceglieva il film e lo si guardava per vedere se ci piaceva o no, magari era qualcosa che catturava la nostra attenzione e di cui non avevamo mai sentito parlare”.

Tarantino ovviamente sa di essere in netta minoranza a pensarla in questo modo, ciò non significa che non abbia ragione. Voi che ne pensate?