Quentin Tarantino sulle critiche al suo Bruce Lee: 'Possono solo succhiarmi il c***o'

Quentin Tarantino sulle critiche al suo Bruce Lee: 'Possono solo succhiarmi il c***o'
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Ai tempi dell'uscita di C'era una Volta a Hollywood l'opinione pubblica non fu molto tenera con il Bruce Lee scritto da Quentin Tarantino e interpretato da Mike Moh: la versione del leggendario attore vista nel film con Leonardo DiCaprio e Brad Pitt fu ritenuta dai più offensiva e caricaturale, parere condiviso dalla figlia di Lee, Shannon.

Nell'annunciare l'arrivo di uno spettacolo teatrale ispirato a C'era una Volta a Hollywood, però, Tarantino è tornato sull'argomento e ancora una volta ha voluto difendere la sua reinterpretazione del mito di Bruce Lee, rispondendo alle critiche con i suoi soliti toni tutt'altro che pacati o accomodanti.

"Posso capire che la figlia abbia problemi con questa cosa. Era il suo c***o di padre. Questo posso comprenderlo. Ma tutti quanti gli altri possono succhiarmi il c***o!" sono state le parole di Tarantino al riguardo. Anche stavolta, dunque, il regista non ha fatto un solo passo indietro sulla spinosa questione, difendendo a spada tratta il suo diritto a rappresentare un Bruce Lee decisamente arrogante e presuntuoso, nonché incapace di mettere al tappeto uno stuntman come Cliff Booth.

E voi, da che parte state? Credete che il Bruce Lee visto nel film con Margot Robbie rappresenti effettivamente una mancanza di rispetto nei confronti dell'attore e dei suoi eredi o credete che Tarantino abbia ragione? Diteci la vostra nei commenti! Su Amazon, intanto, il libro di C'era una Volta a Hollywood continua a scalare le classifiche.