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Recensione Cinema
Godzilla e Kong Il Nuovo impero Recensione: tamarro e spettacolare!
7.5
Ivan Marra
Il racconto delle storie tramandate in famiglia è stato fondamentale per la scrittura di 1917: senza i racconti di suo nonno Alfred, a cui è infatti rivolta la dedica che appare prima dei titoli di coda, il film di Sam Mendes non sarebbe stato lo stesso. È una straordinaria coincidenza, però, quella che riguarda il protagonista George MacKay.
Nel film MacKay interpreta infatti Schofield, soldato al quale viene affidato il fondamentale e pericolosissimo compito di portare un messaggio per avvertire un reggimento dell'esercito britannico della trappola tesa loro dai tedeschi.
Ebbene, pare che un prozio di MacKay, tale Albert Victor Baulk, abbia vissuto durante la Grande Guerra una situazione quasi identica a quella interpretata dal suo pronipote nel film candidato ai prossimo Oscar: Baulk, nel 1917, era infatti di stanza a Sailly-au-Bois con la 196esima Batteria d'Assedio, distante solo qualche chilometro dalla prima linea del fronte tedesco dove si svolgono le vicende del film di Mendes.
Non solo, però: Baulk era incaricato telefonista, per cui il suo ruolo era proprio quello di inviare messaggi spesso di cruciale importanza alle unità più distanti, proprio come visto nel film. Certo, magari senza necessariamente rischiare la vita passeggiando tra le linee nemiche...
Guerra a parte, girare il film in piano sequenza è stata una bella sfida per il cast: proprio George MacKay ha recentemente raccontato delle estenuanti prove sul set di 1917. Al botteghino italiano, intanto, 1917 sta letteralmente volando.
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