Prime grane per The Emoji Movie: di chi sono i diritti?

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La Sony Pictures sta preparando The Emoji Movie, previsto per il 2017. Tuttavia, come svela l'Hollywood Reporter, un ex dirigente tedesco dell’industria videoludica potrebbe far valere i diritti che possiede sulla parola “Emoji” in tutto il mondo. Lo studio è comunque convinto di avere le carte in regola per procedere con la messa in cantiere del film.

Secondo quanto riportato dall'Hollywood Reporter, il tedesco Marco Husges, ex dirigente dell’industria dei videogiochi, sarebbe stato il primo a presentare istanza di registrazione per quanto riguarda i marchi commerciali relativi alla parola “Emoji” in tutto il mondo. I diritti gli sarebbero stati attribuiti secondo il meccanismo del “first-come first-served”, che ne assegna la proprietà a chi per primo faccia, per l’appunto, regolare domanda di registrazione. In qualità di fondatore della The Emoji Co., Husges, 45 anni, ha creato più di 3.000 icone con marchio registrato. L’ex dirigente si è detto sorpreso quando Sony Pictures Animation ha annunciato il film, previsto per l’agosto del 2017. La compagnia, che ha appena distribuito il film di Angry Birds, ha concepito il progetto di The Emoji Movie l’anno scorso. “Sono curioso di vedere come faranno il film, visto che i nostri marchi sono registrati in tutto il mondo con tanto di licenze e partner commerciali. Le domande di registrazione della Sony negli Stati Uniti sono state respinte, mentre le nostre sono tutte andate a buon fine e sono attualmente in vigore” ha dichiarato Husges, che non ha tuttavia specificato quale genere di azioni legali intenda intraprendere qualora il progetto della Sony prosegua senza trattative con la sua compagnia. Dal canto suo, Sony è convinta di avere le carte in regola per mettere il progetto in cantiere. Il progetto non ha ancora un titolo ufficiale, e non è stato ancora rivelato se vi comparirà all'interno la parola "Emoji". "Siamo fiduciosi dei nostri diritti e decisi a consegnare il film esattamente come lo abbiamo progettato" dichiarano dallo studio.