Premi Oscar: quanto sono bassi i numeri de Lo Hobbit rispetto a Il signore degli anelli?

Premi Oscar: quanto sono bassi i numeri de Lo Hobbit rispetto a Il signore degli anelli?
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Una delle nostre prime uscite per la rubrica dedicata ai Premi Oscar riguardava i record de Il signore degli anelli, e oggi ci addentriamo ancora più a fondo nella Terra di Mezzo concepita da JRR Tolkien e concretizzata da Peter Jackson ricordando i numeri de Lo Hobbit.

La trilogia prequel, sempre diretta da Jackson dieci anni dopo la saga de Il signore degli anelli, non ha saputo replicare il successo dei film originali, né in fatto di critica né tanto meno in fatto di premi: c'è da dire però che il compito era abbastanza arduo, dato che tutti e tre insieme, La compagnia dell'anello, Le due torri e Il ritorno del re sono stati in grado di intascare ben trenta candidature, per un totale di diciassette vittorie; senza contare che il capitolo finale è diventato, insieme a Titanic e Ben-Hur, il film più premiato di sempre agli Academy Awards, con undici statuette.

Molto più modesti furono i risultati della saga de Lo Hobbit, composta da Un viaggio inaspettato, La desolazione di Smaug e La battaglia delle cinque armate.

Il primo film, uscito nel 2012, agli Oscar 2013 si è presentato con tre candidature, quelle per la miglior scenografia, il miglior trucco e i migliori effetti speciali, tornando a casa però a mani vuote; sarà una vera e propria costante per la saga, che l'anno successivo ci riprova con La desolazione di Smaug, nominato questa volta per i migliori effetti speciali, il miglior montaggio sonoro e il miglior sonoro, e ancora una volta uscito dalla cerimonia senza vittorie.

Peggio di tutti però ha fatto La battaglia delle cinque armate: il film agli Oscar 2015 venne nominato soltanto nella categoria del montaggio sonoro (il punto più basso in assoluto per la saga della Terra di Mezzo), e anche in questo caso il numero delle vittorie rimase a zero.

Ricordiamo che lunedì usciranno le nomination agli Oscar 2021: nell'attesa, scoprite i principali favoriti che, secondo le nostre previsioni, potrebbero andare in candidatura.