Pietro Castellitto e l'adolescenza a Roma Nord: 'Non credo esista posto più feroce'

Pietro Castellitto e l'adolescenza a Roma Nord: 'Non credo esista posto più feroce'
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Pietro Castellitto ha sempre fatto delle sue origini un marchio di fabbrica: l'abbiamo visto di recente con Freaks Out, ma anche nel non esattamente riuscitissimo La Profezia dell'Armadillo il suo Secco era perfettamente credibile nei panni del ragazzo di Roma Nord, la Roma Nord in cui Servillo è cresciuto e di cui ha parlato in un'intervista.

"Non credo esista un posto più feroce. Chi è cresciuto a Roma Nord, ha fatto il Vietnam. Ma è un mondo anche tremendamente delicato e crepuscolare. Un mondo dove i valori basilari dell’esistenza, voglia di potenza, di bellezza, di soldi e successo, sono ancora in voga. Dinamiche indicate come negative dal mio mondo di provenienza e da buona parte della società civile" sono state le parole con cui Castellitto ha descritto, nel corso di un'intervista su Sette, i luoghi che l'hanno visto crescere.

Di sé stesso l'attore di Speravo de Morì Prima dice invece: "Ero un ragazzo turbolento, a scuola venni cacciato per aver sputato nel diario di una compagna. Lei mi tirò il cancellino sullo zaino, io le presi il diario, non sapendo ancora quanto fosse importante il diario per le ragazze. Fui convocato in presidenza: trovai preside, vicepreside e professori in semicerchio. Negai di essere stato io, ma guardando molti crime mi prese la paranoia che avrebbero fatto fare il test del dna dello sputo, quindi precisai: 'Io però quel diario l’ho toccato'".

Dichiarazioni, in particolare quelle su Roma Nord, che hanno immediatamente scatenato un po' di polemiche. L'attore, comunque, non è nuovo a situazioni di questo tipo: già qualche tempo fa Castellitto finì al centro di una polemica a causa di alcune controverse dichiarazioni sul movimento MeToo.