Peter Jackson approva Screening Room, la start up che porta il cinema a casa

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Peter Jackson ha confermato di voler ritornare al lavoro su Screening Room, la controversa start-up che sta cercando di portare il cinema nelle case mentre i film sono ancora in proiezione al cinema, convinta di poter portare molte pellicole a un pubblico che non si muove facilmente da casa, o che comunque non ha intenzione di recarsi al cinema.

«Sreening Room ci permetterà di aumentare l'audience per un film, non traslare il pubblico dal cinema al soggiorno» ha detto Jackson, che confida molto nel progetto. Jackson, d'altronde, non è l'unico grande nome che si è unito a tale causa: prima di lui, infatti, se n'erano occupati già Steven Spielberg, Ron Howard, Brian Grazer, Martin Scorsese, Taylor Hackford, Frank Marshall e J.J. Abrams.

Screening Room, marchio degli imprenditori Sean Parker e Prem Akkaraju, darà a tutti gli utenti interessati un accesso di 48 ore al film desiderato, dietro pagamento di 50 dollari per avere il film nello stesso momento in cui arriva al cinema, ma nel proprio soggiorno. I piani sono quelli di arrivare a convincere un pubblico di media età che, costretto a casa per obblighi famigliari, non si reca più al cinema, diventando a tutti gli effetti un mancato ricavo per l'industria. «Non stiamo andando a operare contro i proprietari dei cinema, anzi vogliamo rispettarli perché vogliamo continuare a supportare l'industria, dai distributori agli studios, permettendo al cinema di avere una nuova sostenibilità».