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Recensione Cinema
Civil War Recensione: un film brutale, magnifico e scomodo
8.5
Ivan Marra
Manca poco, ormai, all'uscita italiana di 1917: il film di Sam Mendes, che si presenta come uno dei possibili trionfatori ai prossimi Oscar (ben 10 candidature, tra cui Miglior film e Miglior regia), debutterà infatti nelle nostre sale il prossimo 23 gennaio. Nell'attesa possiamo però gustarcene un piccolo assaggio.
A parlare in questa nuova clip è George MacKay, protagonista del film nei panni di Schofield, uno dei due giovani soldati britannici di stanza nella Francia del nord incaricati di consegnare un importantissimo messaggio riguardante un attacco a sorpresa delle truppe tedesche.
"C'è l'elemento del tempo nel messaggio, anzi, in tutto il film, perché è una fetta di tempo, sono due ore di vita. Una vita che vedi non necessariamente dagli occhi di Schofield, ma sai, sei attaccato a lui per quelle due ore" racconta MacKay.
L'attore si lascia poi andare al racconto di una scena in particolare del film, quella di un dialogo tra lui e il suo commilitone Blake (Dean-Charles Chapman): "Io e Dean giravamo la scena praticamente con il copione in mano e dicevamo: 'Ok, arriviamo fin qui, poi arriviamo all'angolo, circa qui' e ci facevamo un segno. Poi Roger [Deakins] e Sam decidevano da quale punto volevano che la cinepresa cominciasse a muoversi, e tu dovevi trovare una ragione legittima per far spazio alla cinepresa".
Sempre MacKay ha rivelato che la scena più drammatica di 1917 è stata improvvisata dagli attori; dal botteghino, intanto, cominciano ad arrivare buone notizie: l'esordio di 1917 è valso già quasi 40 milioni.
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