Pacific Rim: Uprising, Guillermo del Toro spiega perché non ha diretto il sequel

di

Guillermo del Toro è considerato uno dei registi più fantasiosi che lavorano oggi ad Hollywood, in grado di applicare una fantastica estetica a tutti i suoi film, siano essi horror o film d’azione, e la sua capacità di portare sul grande schermo Hellboy di Mike Mignola per ben due film lo ha reso un beniamino dei fan.

Ma pochi film nella sua filmografia hanno avuto successo come Pacific Rim, il film ad alto budget su mostri e robot ispirato ai kaiju giapponesi. E alcune persone sono rimaste deluse quando è stato rivelato che il tanto atteso sequel avrebbe finalmente iniziato le riprese senza del Toro alla regia.

Parlando con Collider dell'imminente seconda stagione su Netflix del suo cartone animato Trollhunters, del Toro ha rivelato il motivo per cui non si è messo dietro la macchina da presa per Pacific Rim: Uprising, e perché la Legendary Pictures abbia scelto per il progetto l'ex showrunner di Daredevil Steven S. DeKnight.

“Le tempistiche stavano iniziando a farsi strette. Avevo questo piccolo film che volevo fare - La forma dell'acqua,” ha detto del Toro. “A un certo punto dovevo scegliere tra Justice League Dark o Pacific Rim, e mi sono detto: 'Facciamo Pacific Rim.' La verità è che mi dissero: 'Potremmo aver bisogno di rinviare,' perché stavano cambiando le cose, la Legendary stava per essere venduta alla Cina, ad una società cinese [il Wanda Group]. Mi dissero, 'Dovremo aspettare nove mesi', e io risposi: 'Io non aspetterò nove mesi, voglio girare un film', e così l’ho girato [La forma dell'acqua] e poi abbiamo scelto Steven DeKnight.”

Guillermo del Toro ha detto di utilizzare un approccio molto libero per la produzione, permettendo a DeKnight di raccontare la storia che vuole e che sente il bisogno di raccontare, e di farsi coinvolgere solo quando gli viene chiesto direttamente.

Pacific Rim: Uprising ha recentemente concluso le riprese ed è programmato per uscire nei cinema nel 2018.