Oscar 2020, Joaquin Phoenix in lacrime ricorda il fratello River: "Sono stato crudele..."

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Era il favorito della vigilia e non ha deluso le attese: Joaquin Phoenix ha vinto il Premio Oscar come miglior attore protagonista per la sua interpretazione in Joker e nel toccante discorso di ringraziamento ha riservato un momento per ricordare il fratello River Phoenix.

Dopo il lunghissimo applauso che ha accompagnato la salita dell'attore verso il palco, Phoenix ha incominciato: "Penso che a volte ci sentiamo o ci siamo fatti sentire come sostenitori di cause diverse. Ma io vedo comunanza. Penso che, sia che stiamo parlando di disuguaglianza di genere o di razzismo o di diritti degli indigeni o degli animali, stiamo parlando della lotta contro l’ingiustizia. Stiamo parlando della lotta contro la convinzione che una nazione, un popolo, una razza, un genere, una specie, abbia il diritto di dominare, usare e controllare un altro impunemente. Penso che ci siamo molto disconnessi dal mondo naturale. Molti di noi sono colpevoli di una visione del mondo egocentrica e crediamo di essere il centro dell’universo. Andiamo nel mondo naturale e lo deprediamo delle sue risorse".

Infine, il commovente ricordo del fratello River, scomparso a soli 23 anni per overdose nel 1993. Phoenix, abbastanza imprevedibilmente, si è messo a nudo nei confronti di quel fratello per cui non ha mai potuto affrontare una vera elaborazione del lutto, data la giovane età quando avvenne e il ciclone mediatico scatenatosi subito dopo (motivo della sua ritrosia per anni nei confronti dei mezzi di stampa): "Sono stato un mascalzone per tutta la vita, sono stato egoista. A volte sono stato crudele, una persona con cui era difficile lavorare e sono grato che così tanti di voi in questa stanza mi abbiano dato una seconda possibilità. Quando mio fratello aveva 17 anni ha scritto queste parole: 'corri verso il rifugio con amore e troverai la pace'".

Per la seconda volta nella storia un attore vince il premio più ambito per aver interpretato un personaggio che aveva già permesso ad un collega di vincere la statuetta. Per quanto riguarda Joker infatti nel 2008 fu l'indimenticato Heath Ledger ad ottenere - purtroppo postumo - il premio Oscar per il ruolo del villain di Batman ne Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, secondo film della trilogia che il regista britannico ha dedicato al celeberrimo personaggio dei fumetti DC Comics. Vito Corleone ha avuto un percorso simile, in meno anni. Nel 1973 Marlon Brando vince il premio Oscar per il ruolo del noto padrino di Francis Ford Coppola mentre due anni più tardi sarà proprio Robert De Niro a trionfare con lo stesso personaggio nel sequel di quella che è un'altra trilogia.

Su queste pagine potete leggere la recensione di Joker e una curiosità legata alla ritrosia di Phoenix per le premiazioni.