Oscar 2016, anche Lupita Nyong'o contro l'Academy

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La polemica contro l'Academy, che per il secondo anno consecutivo ha escluso attori e registi di colore dalle nomination agli Oscar 2016, continua. Dopo le parole di Spike Lee, che ieri ha annunciato di voler boicottare la premiazione, oggi tocca a Lupita Nyong'o, che accusa a sua volta l'Academy di razzismo.

La discussione oramai ha anche ottenuto un hashtag ufficiale: #OscarsSoWhite. Lupita Nyong'o si è unita a tale dibattito specificando che è assolutamente «contrariata da questa mancanza di diversità nelle nomination» e che sta dalla parte di chi tra i suoi «colleghi che meritano una possibilità e che invocano un cambiamento». Nyong'o venne nominata all'Oscar nel 2013 per il suo ruolo in 12 Anni Schiavo e giovedì ha pubblicato sul suo profilo di Instagram un comunicato di supporto e solidarietà con tutti gli attori e filmmakers che stanno lamentando la scarsa diversità mostrata dall'Academy nell'annunciare i nominati all'Oscar.

Per il secondo anno consecutivo agli Oscar, tra le venti categorie attoriali e artistiche, non c'è un candidato di colore: «Mi fa pensare che ci sia una base di grande pregiudizio. Il premio non dovrebbe seguire un dettame della nostra società moderna, ma essere un riflesso di quello che la nostra arte può offrire oggi, premiando chi può farlo meglio di chiunque altro». Oltre a Spike Lee, anche Jada Pinkett Smith e Al Sharpton hanno deciso di boicottare la premiazione.