Dove osano le aquile: Richard Burton accettò il film perché voleva essere un supereroe!

Dove osano le aquile: Richard Burton accettò il film perché voleva essere un supereroe!
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Questa sera su IRIS alle 21:10 andrà in onda il film Dove osano le aquile diretto da Brian Hutton e una delle prime pellicole non-western di Clint Eastwood, che qui affianca il protagonista Richard Burton. Per quest'ultimo si trattò di una incursione nel mondo dei film action, anche se ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Ecco perché.

Alcuni anni dopo l'uscita della pellicola, Richard Burton rivelò il motivo per cui decise di accettare il ruolo del Maggiore John Smith: "Ho deciso di fare il film perché i due figli di Elizabeth [Taylor, all'epoca moglie dell'attore] mi dissero di essere stufi del fatto che io partecipassi solo a film che non potevano vedere o nei quali il mio personaggio veniva ucciso. Volevano che per una volta fossi io a uccidere un po' di persone invece".

Burton, così, contattò il produttore Elliott Kastner e "gli chiesi se avesse a disposizione qualcosa da supereroe per me dove non sarei stato ucciso alla fine". Il produttore così si mise in contatto con Alistair MacLean, le cui opere venivano spesso tradotte per il cinema e gli chiese di scrivere una storia nuova piena di avventura, mistero, suspense e azione. Il risultato fu uno script intitolato Castle of Eagles, poi cambiato in Where Eagles Dare (Dove osano le aquile).

Il titolo definitivo è tratto dal primo atto del Riccardo III di William Shakespeare: "The world is grown so bad, that wrens make prey where eagles dare not perch". Se Clint Eastwood per la parte del Tenente Morris Schaffer venne pagato circa 800mila dollari, il cachet di Burton fu invece ben più alto: 1 milione e 200mila dollari, un'enormità considerato l'anno di produzione: il 1968.

Su Evermeye uno speciale sul film che ha fatto innamorare Eastwood del cinema, più la recensione del suo Cry Macho, ultima sua regia uscita al cinema.