Oliver Stone si è iniettato lo Sputnik V: "Perché l'Occidente ignora il vaccino di Putin?"

Oliver Stone si è iniettato lo Sputnik V: 'Perché l'Occidente ignora il vaccino di Putin?'
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Oliver Stone, regista di Assassini Nati, Platoon e molti altri film di successo, sembra nutrire una sincera simpatia per la Russia e per il presidente Vladimir Putin, tanto che ha accettato di combattere il Covid iniettandosi l'ultimo ritrovato russo in fatto di vaccini.

Lo Sputnik V, questo il nome del vaccino, ha debuttato sul territorio russo in questo periodo ed è stato distribuito ai soggetti a rischio, agli insegnanti e ad altri lavoratori con un'età compresa tra i 18 e i 60 anni. Tra di loro, in qualche modo, rientra anche Stone:

"Mi sono fatto il vaccino qualche giorno fa. Non so se funzionerà ma ho sentito delle buone cose riguardo al vaccino russo. Devo fare una seconda iniezione. Sono fiducioso, credo che sia un vaccino davvero valido, non capisco perché venga ignorato nell'Occidente".

Il regista, intervistato nel corso di una trasmissione andata in onda su uno dei principali canali televisivi russi, ha 74 anni ma sembra essere piuttosto convinto dell'efficacia. È attualmente impegnato a lavorare su di un documentario sul cambiamento climatico e si trova proprio nella Federazione Russa per le riprese, una nazione che stima molto: "Penso che Russia e Cina possano essere dei grandi partner per l'America".

Stone aveva prodotto un documentario sullo stesso Putin nel 2007, nel quale intervistava il presidente in un clima amichevole. Un'intervista che precedeva di poco l'analisi sociopolitica contenuta nel film Snowden con Joseph Gordon Lewitt.