Niente reboot per Ritorno al futuro: parola del produttore Frank Marshall

Nessuno lo nega: Hollywood sta sfruttando il fattore nostalgia per riproporre al pubblico molti dei classici più amati. Ormai le saghe cinematografiche che non sono state soggette al trattamento reboot/sequel sono una razza in via d’estinzione, ma una di queste resta Ritorno al futuro.

Frank Marshall è uno dei produttori più importanti per la Hollywood degli anni 80 che nel suo curriculum può vantare gran parte dei film di Steven Spielberg (da I predatori dell’arca perduta fino all’ultimo Il GGG – Il grande gigante gentile), molti di Robert Zemeckis (i Ritorno al futuro, Chi ha incastrato Roger Rabbit), tutta la saga di Bourne e alcuni cult non da poco (Il sesto senso, Cape Fear – Il promontorio della paura); ultimamente ci ha portato Jurassic World e tra non molto vedremo il suo nome anche tra i titoli di testa di Sully e di Assassin’s Creed. Insomma, avete capito: è un pezzo da novanta.

E ora proprio Marshall prende una posizione certa su uno delle sue produzioni più amate, ovvero Ritorno al futuro, il quale non avrà un reboot: “Finché sono io a decidere, questo è sicuro! Ritorno al futuro è proprio come ET – è uno di quei film che non si toccano”. Il produttore ha dichiarato anche che si diverte ancora un mondo a guardare i tre film della saga ed è stato felicissimo quando ha scoperto che la serie aveva quasi indovinato l’anno della vittoria dei Chicago Cubs (avevano profetizzato il 2015, invece è stato quest’anno).

Sono sicuramente parole rassicurati per i fan della saga: troppi sono stati i ricordi frantumati da reboot di scarsa qualità o sequel che nessuno voleva. Almeno ora possiamo essere sicuri che, grande Giove, Ritorno al futuro non si tocca!