Navalny vince l'Oscar, il regista: "Non dobbiamo avere paura di opporci ai dittatori"

Navalny vince l'Oscar, il regista: 'Non dobbiamo avere paura di opporci ai dittatori'
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Nella notte degli Oscar 2023, oltre alla statuetta vinta da Michelle Yeoh, c’è stato un altro vincitore che reclama un’attenzione particolare perché avvicina il mondo del cinema e dei premi dell’Academy a un contesto politico non sempre di facile interpretazione. Parliamo naturalmente di Navalny

Il documentario prodotto dalla CNN (al primo Oscar della sua storia) sulla storia del dissidente russo e sull’avvelenamento subito prima di un viaggio in aereo nell’agosto del 2020.
Il documentario, diretto da Daniel Roher, ha trionfato regalando alla moglie di Navalny la soddisfazione di poter parlare di fronte a una platea tanto importante della vicenda che ha coinvolto il marito, oggi rinchiuso in carcere per aver violato la condizionale non avendo mantenuto l’obbligo di firma durante la sua permanenza in ospedale.

Queste le parole di Yulia Navalnaya, chiamata sul palco dal regista: “Grazie a tutti voi che siete qui. Mio marito è in prigione per aver detto la verità. Mio marito è in prigione per aver difeso la democrazia. Alexei, sogno il giorno in cui sarai libero e in cui il nostro paese sarà libero. Sii forte”.


Alle parole della moglie di Navalny si sono aggiunte naturalmente quelle del regista Daniel Roher che ha dapprima ringraziato i suoi collaboratori per poi rivolgere ancora una volta l’attenzione sul protagonista del documentario: “C’è una persona che non può essere qui con noi, stasera. Alexei Navalny, leader dell’opposizione in Russia, rimane in isolamento per quella che lui chiama, e voglio essere sicuro di usare le sue esatte parole - L’ingiusta guerra di aggressione di Putin all’Ucraina -. Vorrei dedicare questo premio a Navalny e a tutti i prigionieri politici del mondo. Alexei, il mondo non ha dimenticato il tuo messaggio, di vitale importanza per tutti noi. Non possiamo e non dobbiamo avere paura di opporci ai dittatori e agli autoritarismi, ovunque si manifestino”.


La notte degli Oscar 2023 non è stata soltanto sotto il segno di Navalny e dell’attenzione politica:vi lasciamo a tal proposito un articolo sulle sentite parole di Daniel Kwan sull’importanza del cinema per le nuove generazioni.