Mulan nell'occhio del ciclone: Disney ringrazia governo genocida nei titoli di coda

Mulan nell'occhio del ciclone: Disney ringrazia governo genocida nei titoli di coda
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Sono ore turbolente per la Disney: dopo inquietanti politiche aziendali a Disneyland e la stoccata dell'attrice originale di Mulan, il remake live-action di Niki Caro è finito nell'occhio del ciclone a causa del governo di Xinjiang.

Nello specifico, molti fan si sono indignati per via della presenza, nella sezione 'Ringraziamenti Speciali' al termine dei titoli di coda del film, di una menzione alle autorità cinesi della provincia dello Xinjiang, regione famosa sua mal grado per i 'campi di rieducazione' nei quali le autorità del Partito Comunista Cinese stanno perpetrando da anni quello che è considerato un vero e proprio genocidio demografico ai danni degli uiguri.

Come fa presente il giornalista del Washington Post Isaac Stone Fish sul suo profilo Twitter: "Cosa c'è di sbagliato nel ringraziare lo Xinjiang? Ebbene, più di un milione di musulmani nello Xinjiang, la maggior parte della minoranza uigura, sono stati imprigionati nei campi di concentramento. La Disney ha lavorato con le regioni in cui si sta verificando il genocidio e ha ringraziato i dipartimenti che stanno aiutando a realizzarlo. Per fare Mulan, la Disney ha lavorato con quattro dipartimenti di propaganda nella regione cinese dello Xinjiang, luogo di un genocidio contro i musulmani."

Insomma una situazione a dir poco spinosa che contribuisce suo malgrado a far parlare sì del film, ma sicuramente non di cinema.