Moebius di Kim Ki-Duk vietato in Corea del Sud

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Il regista coreano Kim Ki-Duk gira delle pellicole dai toni alquanto estremi. Molti si ricorderanno come uno dei suoi primi film ad essere visti in Occidente, L'Isola, avesse colpito come un pugno allo stomaco il pubblico della Mostra del Cinema di Venezia. Questi toni crudi e visivamente violenti sono valsi al suo ultimo lavoro, Moebius, il divieto totale in patria.

In realtà il film non è stato effettivamente vietato ma si è guadagnato il visto "restricted", particolare tipo di censura che obbliga la proiezione in determinate sale cinematografiche. Sale che non esistono all'interno del territorio coreano. Ciò vuol dire che il film non potrà essere proiettato in Corea al di fuori del circuito dei festival.
La motivazione della Commissione di Censura Coreana è la seguente: "La storia e i contenuti del film sono altamente violenti, terrificanti e pericolosi per un pubblico minorenne. L'espressione immorale e asociale delle attività sessuali tra membri della stessa famiglia rende la visione del film adatta a pochi schermi cinematografici."
Un trattamento simile era accaduto al film I Saw the Devil di Kim Jee-Woon a causa di alcune scene di cannibalismo e di violenza sui cadaveri. Il regista dovette apportare alcuni tagli per riuscire a guadagnarsi il visto per la proiezione nelle sale.