Milano Film Festival 2012: tutti i vincitori
Si è infine concluso ieri il Milano Film Festival, che dal 12 al 23 settembre ha dato spazio al nuovo cinema di qualità in maniera giovane ma professionale. Noi di Movieye abbiamo seguito l'evento da vicino, e vi proporremo, già a partire da oggi, le recensioni di tutti i film più interessanti presentati alla kermesse (This time tomorrow, di Shane Bisset). Nel frattempo, vi segnaliamo tutti i premi delle varie categorie.
Miglior Lungometraggio
Per la sua narrazione avvincente che ridefinisce il concetto di ciò che significa perdere, utilizzando lo sport del pugilato come veicolo per rivelare una verità più grande sulla crescita e le aspirazioni di un individuo.
CHINA HEAVYWEIGHT di YUNG CHANG (CANADA/CHINA)
Menzione speciale concorso lungometraggi
Per la sua capacità, attraverso la scrittura intensa e la recitazione, nel descrivere come i conflitti possano scaturire e degenerare nella vita familiare normale. Un incubo quotidiano come metafora per conflitti più grandi.
EVERYBODY IN OUR FAMILY di RADU JUDE (ROMANIA)
Miglior Cortometraggio
La giuria, composta di cinque documentaristi, avrebbe voluto dare il premio ad un film che non fosse un documentario, ma la potenza dell'opera vincitrice ci ha convinti di prediligere ancora una volta un film vicino a questo genere. Un film in bilico tra documentario e videoarte, di grande forza espressiva e legato ad una tematica importante è sviluppato tramite un linguaggio crudo ed essenziale. Per le scelte prese la regista dimostra un grande coraggio: sempre in tensione tra parole e silenzi, tra sofferenze e speranze, la regista ha dato vita ad una dichiarazione politica poetica semplicemente potente.
NOTRE CORPS EST UNE ARME: PRISONS di CLARISSE HAHN (FRANCIA)
Menzione speciale concorso cortometraggi
Per la perfezione formale e la sorprendente credibilità di regia e recitazione.
VILAINE FILLE, MAUVAIS GARçON di JUSTINE TRIET (FRANCIA)
Premio Aprile
Una delicata riflessione sull'amicizia e sulla fiducia reciproca, filmata alla "giusta distanza" e con una sapiente apertura all'imprevisto. Per il secondo anno consecutivo Aliocha ci ha confermato di essere un talento sensibile e attento alle espressioni dell'emotività umana, dotato di una eroica libertà nel superare i confini del linguaggio cinematografico.
BAKE A CAKE di ALIOCHA (FRANCIA)
Menzione speciale Premio Aprile
Per la straordinaria abilità nel decostruire una forma visiva - la pornografia - in un documentario coraggioso, ironico e allo stesso tempo intelligente. Raphael Siboni è un acuto osservatore dell'immaginario contemporaneo del quale non vediamo l'ora di vedere il prossimo film.
IL N'Y A PAS DE RAPPORT SEXUEL di RAPHAEL SIBONI (FRANCIA)
Menzione speciale Premio Aprile
Per la capacità di adattare il mezzo cinematografico, in una forma visiva originale e visionaria, al servizio di una traccia importante, urgente e necessaria. Giacomo Abbruzzese è un talento su cui scommettere per il cinema italiano del futuro. FIREWORKS di GIACOMO ABBRUZZESE (FRANCIA/ITALIA)
Premio del pubblico
L'ESECUZIONE di ENRICO IANNACCONE (ITALIA)
Premio Air Dolomiti - Aeroporto di Monaco VALLEY OF SAINTS di MUSA SYEED (INDIA/USA)
"Valley of Saints", grazie ad un coinvolgente taglio narrativo ed un montaggio tipicamente cinematrografico, riesce a contestualizzare le problematiche ambientali nella quotidianità del vissuto dei protagonisti e degli abitanti di una regione difficile, come quella del Kashmir, che fa da sfondo alla vicenda, rendendo più efficace il messaggio di sensibilizzazione del pubblico. L'equilibrio tra il racconto umano e la denuncia ambientale è ben calibrato nella regia quanto nella fotografia, grazie a una luce calda e morbida che li armonizza e li trasporta in una dimensione comune, dalla quale il lago Dal emerge come protagonista "alla pari" dello spazio filmico. La macchina da presa riesce a mostrarne la bellezza e rappresentarlo, con delicatezza, come un luogo da riportare alla vita, nonostante le devastanti condizioni di inquinamento.
Premio Colpe di Stato - offerto da Feltrinelli Real Cinema
WE ARE LEGION: THE STORY OF THE HACKTIVISTS di BRIAN KNAPPENBERGER (USA)
Premio dello Staff
Per la capacità narrativa articolata a partire da un'idea-traccia che, attraverso l'emozione dell'attesa condivisa, cattura e al contempo devia e sorprende lo sguardo, nonché per l'elevata qualità della tecnica cinematografica, complessa quanto differenziata.
VOICE OVER di MARTIN ROSETE (SPAGNA)
Premio della Giuria degli studenti
Per la capacità di traslare il corporeo nell'immaginario, e per l'autenticità del suo linguaggio. TIENS MOI DROITE di Zoé Chantre
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