Michael Moore scrive ai Repubblicani nel dopo riforma sanitaria.

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"Abbiamo appena sancito ... il principio generale che tutti dovrebbero avere una qualche certezza quando si parla di assistenza sanitaria" queste le parole del Presidente americano Barak Obama pronunciate in seguito alla storica riforma del sistema sanitario americano. Come riporta la Reuters "la legge estende la copertura assicurativa a 32 milioni di americani, espande il piano sanitario governativo per i poveri, impone nuove tasse sulle ricchezza e vieta alle compagnie assicurative pratiche come il rifiuto della copertura a persone con condizioni mediche pre-esistenti".
Il provvedimento ha subito scatenato l'ira di 13 nazioni degli Stati, tutti retti da Repubblicani, che hanno già fatto partire un ricorso ufficiale, perché, a loro dire, "la misura regoli anche il commercio tra i diversi stati senza che il Congresso ne abbia l'autorità. Secondo la Casa Bianca, le cause non avranno successo"

Il regista e documentarista Michael Moore, che ha dedicato al tema il suo documentario "Sicko" così scrive una lettera aperta ai suoi compatrioti Repubblicani:

"Miei Cari Concittadini Repubblicani,
Grazie al voto dell'altra notte, anche vostro figlio malato di asma fin dalla nascita sara' assicurato, dopo aver sofferto per i suoi primi nove anni di vita, in quanto bambino americano con una malattia pre-esistente.
Grazie al voto il vostro ragazzo di 23 anni investito da un automobilista ubriaco, che dovra' passare sei mesi ricoverato in ospedale, non vi mandera' in bancarotta, perche' sarete in grado di tenerlo sulla vostra polizza assicurativa (...) dopo che il cancro sara' tornato per la terza volta, causando un ennesimo esborso di 200mila dollari in spese salvavita, la vostra assicurazione dovra' commettere un atto criminale solo a pensare" di liberarsi di voi. "Si', miei cari amici Repubblicani - prosegue Moore - anche se vi siete opposti a questa legge sanitaria, ci siamo assicurati che tuteli anche voi, in caso di necessita"


Potete leggere il resto della lettera, in inglese, sul sito personale del regista americano. Inutile dire che in Italia, uno come Michael Moore verrebbe accusato di far parte del partito dell'odio e di non saper amare, oppure di scrivere delle lettere ad personam (così la chiosa è bipartisan, per par condicio)
Paese che vai, usanze che trovi.

Michael Moore scrive ai Repubblicani nel dopo riforma sanitaria.