Memoria, il film fa addormentare? Il regista: "Ottimo, è quello che voglio"

Memoria, il film fa addormentare? Il regista: 'Ottimo, è quello che voglio'
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Memoria di Apichatpong Weerasetakul, il nuovo capolavoro del maestro thailandese, è arrivato nelle sale cinematografiche italiane grazie ad Academy Two, ma certamente non è il tipo di film facilmente proponibile al grande pubblico.

Addirittura, è risaputo che i film di Apichatpong Weerasethakul rischiano di causare sonnolenza e spesso e volentieri di far addormentare chi li sta guardando, ma in effetti il regista lo considera un vanto. Anzi, come dichiarato da lui stesso in una famosa intervista, indurre il sonno dei suoi spettatori potrebbe essere addirittura il suo obiettivo ultimo. Nel famoso documentario Flowers of Taipei: Taiwan New Cinema, di Chinlin Hsieh, nel 2015 vincitore a Venezia del Premio Classici per il miglior documentario, il regista dichiara:

"Quando guardo i film di Hou Hsiao-hsien, di Edward Yang o di Tsai Ming-liang, io mi addormento sempre. Passati gli anni a guardarli e ad addormentarmi, sono diventato anche io un regista e adesso sono i miei film che fanno addormentare il pubblico. Penso che forse ci sia un potere speciale in queste opere, che sono in grado di portare gli spettatori verso una visione diversa del mondo, un diverso stato di rilassatezza, dove tutti noi possiamo lasciarci alle spalle la vita quotidiana. Il film ci trasporta in un mondo da sogno e quando ci svegliamo siamo ancora lì, quasi come se il film e il sogno fossero le tappe di un unico viaggio."

A proposito del meraviglioso cinema di Taiwan, Hou Hsiao Hsien è a lavoro su Shulan River, un fantasy incentrato su una dea fluviale che scopre che le infrastrutture della moderna Taipei hanno spazzato via il fiume in cui riposava.