Melancholia: una battuta anti-semitica costò la Palma D'Oro a Lars von Trier - Aggiornata

Melancholia: una battuta anti-semitica costò la Palma D'Oro a Lars von Trier
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Tutti conoscono Lars von Trier per le sue pellicole, shockanti e per certi versi brutali, caratteristiche queste che negli anni hanno però affascinato il pubblico. Nel 2011 il regista fu tra i candidati del Festival di Cannes con Melancholia, ma perse la Palma D'Oro, secondo le ultime rivelazioni, a causa di una battuta anti-semitica.

Nove anni fa ad aggiudicarsi l'ambito premio fu The Tree of Life con Brad Pitt e Sean Penn, nonostante la pellicola di von Trier fosse una delle favorite e tra le preferite della giuria. A raccontare come andarono le cose è Oliver Assays, uno dei giurati dell'edizione.

Ai microfoni di alcuni giornali francesi ha raccontato che oltre ai problemi di Robert De Niro nel presiedere la giuria, a detta di Assays "non abituato al clima internazionale", ci fu un vero e proprio scandalo scatenato dalla battuta con cui il regista dichiarò di comprendere le azioni di Hitler e di provare anche una certa simpatia per il dittatore nazista.

"L'altro scandalo avvenne durante una conferenza stampa durante la quale Lars von Trier fece una battuta anti-semitica: calò il gelo nella sala. La mia posizione fu ribadire che il mio lavoro non era quello del giudice morale e che Malincholia era magnifico. Dopo ci furono gravi conseguenze e rivalutazioni. Io e Jude Law pensavano che The Tree of Life di Terrence Malick fosse eccezionale e che potesse guadagnare il premio. La ragione per cui altri membri supportarono la nostra scelta era perché avevano perso il loro preferito".

In seguito all'episodio von Trier fu persino bollato come "persona non gradita" dagli organizzatori dell'evento e bandito dal Festival Internazionale di Cannes fino allo scorso anno, quando presentò La casa di Jack, che però non fu ammesso in gara.