MCU, la strana regola: "Gli sceneggiatori non devono essere fan dei fumetti, ci penalizza"

MCU, la strana regola: 'Gli sceneggiatori non devono essere fan dei fumetti, ci penalizza'
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Se lavorerai alle sceneggiature del Marvel Cinematic Universe, non devi essere un fan dei fumetti originali. Non solo non incide, ma è anche malvisto. Paradosso? Nient'affatto: una regola ormai ricorrente rivelata dal gigante della produzione Nate Moore, che l'ha definita addirittura una "red flag", un campanello d'allarme.

Nel corso degli ultimi anni, soprattutto a partire dalla Fase 4, abbiamo iniziato a scoprire tutta una serie di retroscena e strani modi di operare per l’MCU, da quando cioè i Marvel Studios sono stati più disposti a rivelare alcune delle loro ricette segrete. Di recente abbiamo fatto la conoscenza della seconda in comando di Kevin Feige, felicissima del suo anonimato. Ma la nuova rivelazione fatta dal produttore Nate Moore, già dietro ai Black Panther e attualmente al lavoro su una valanga di progetti – forse, il produttore più importante del MCU – potrebbe far storcere molti nasi.

Moore ha rivelato questa “regola” – che sicuramente vale per lui, ma sembra applicarsi un po’ a tutti i progetti dell’universo cinematico – nel corso di un episodio di The Town con Matt Belloni, riportato da The Direct. Il produttore spiega infatti: "Credo sia una cosa interessante e che vale in particolar modo per gli sceneggiatori. Molto spesso riceviamo pitch di idee da grandi fan dei fumetti Marvel. Ma per me, questa è sempre una bandiera rossa”.

Moore ha infatti spiegato, condivisibile o meno: “Perché penso, 'Oh, non lo so, non voglio che tu abbia già un'idea preesistente debba essere la Marvel, perché sei cresciuto con il numero 15 ed è quello che vuoi ricreare... Non va bene, bisogna essere flessibili. Il miglior esempio di questo per me sono stati Markus e McFeely, che non erano dei tradizionalisti dei fumetti. Ma dicevano: 'Aspetta, questo Capitan America sembra un po' strano. E se lo guardassimo in questo modo?'. Non erano sposati con niente, non c'era niente di sacrosanto".

Moore ha poi concluso: “Penso che sia importante essere in grado di dire: 'Guarda, il materiale originale è fantastico, e lo adoro, e i fumetti funzionano nel mezzo in cui sono stati costruiti, ma non deve essere una traduzione diretta, una trasposizione uno-a-uno dal fumetto al film’. Alle volte ci vuole qualcuno che è fuori da questa cultura per dire: ‘So che pensate che dovrebbe essere questo, ma forse dovrebbe essere quest'altro invece’”.

Voi che ne pensate delle parole di Moore. E delle dure critiche di Quentin Tarantino al MCU? Ditecelo nei commenti!