Matrix, parla Lilly Wachowski: "Il franchise è nato da rabbia e oppressione"

Matrix, parla Lilly Wachowski: 'Il franchise è nato da rabbia e oppressione'
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25 anni dopo l'uscita nelle sale di Matrix, di cui è atteso un quarto capitolo in arrivo il prossimo anno, la co-regista Lilly Wachowski ha parlato del suo rapporto conflittuale con l'industria cinematografica durante un'intervista con l'Hollywood Reporter.

"Sono arrivata quando il cinema era al suo apice, prima che i board e gli esperti di marketing trovassero un modo per limitare i film" ha spiegato la Wachowski, che ha deciso di non dirigere Matrix 4 con la sorella Lana. "Alla fine, tutte quelle persone e istituzioni finivano nella stessa stanza con te, e in particolare dietro la macchina da scrivere, l'obiettivo e il montaggio. Personalmente, si era creata in me una certa tensione. Sono arrivata al punto di rottura e mi sono dovuta allontanare."

Oltre alla sua estetica rivoluzionaria, Matrix ha fatto breccia nel cuore degli appassionati anche per i suoi diversi piani di lettura. Come ricordato dalla regista, infatti, il film "è nato dalla rabbia nei confronti del capitalismo, la struttura corporativa e le forme di oppressione. La rabbia che ribolliva dentro di me riguardava la mia stessa espressione, che mi costringeva a rimanere chiusa nell'armadio."

Previsto inizialmente per il maggio del prossimo anno, lo ricordiamo, il quarto capitolo è stato rinviato da Warner Bros. ad una data non precisata del 2021. Per altre notizie, vi rimandiamo ai folli dettagli dal set di Matrix 4 e alle possibili differenze tra Matrix 4 e la trilogia originale.