Marvel, scoppia scandalo VFX: paghe da fame, 20% in meno! Se rifiuti c'è "lista nera"...

Marvel, scoppia scandalo VFX: paghe da fame, 20% in meno! Se rifiuti c'è 'lista nera'...
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Pagati il 20% meno rispetto agli altri studios. Per fare da soli un lavoro che negli altri studios è diviso per quattro. E se si rifiutano, finiscono nella "lista nera" di una dirigente dei Marvel Studios capace di bloccargli futuri lavori. Questa sarebbe la sorte degli artisti VFX nel MCU secondo un'inchiesta scandalo di Vulture.

Ci teniamo a sottolineare, nonostante la portata dell’inchiesta e la generale attendibilità di Vulture, che questo studio estensivo sul settore degli effetti visivi e della post-produzione non ha ancora trovato riscontro presso altre fonti. E che i Marvel Studios, contattati da Vulture, per il momento si sono rifiutati di commentare. L’inchiesta shock, destinata a diventare un vero e proprio VFX-Gate nel settore, segue alle molte lamentele susseguitesi negli ultimi mesi da parte di vari artisti della VFX assunti dai Marvel Studios. Si noti come la sussidiaria Disney non abbia dalla sua un dipartimento autonomo di VFX, dovendosi quindi appoggiare ad aziende esterne. L’intenzione, rivela Vulture proprio alla luce di questi problemi, sarebbe quella di mettere su da zero un proprio reparto VFX.

Il primo punto dell’inchiesta rivelerebbe degli stipendi di molto al di sotto rispetto alla media di mercato. Gli artisti VFX assunti dalla Marvel verrebbero pagati, sostiene l’inchiesta, il 20% in meno rispetto a qualunque altra major di media grandezza. L’altro punto riguarda la mole di lavoro, che sarebbe quantificata, dagli artisti intervistati, in quattro volte superiore rispetto a quanto vengono pagati. Per fare una comparazione, i Marvel Studios richiederebbe a un singolo artista il lavoro che in altri studios viene suddiviso su tre persone. Perché non rifiutare a questo punto?

L’altro sezione dell’inchiesta riguarda una presunta “lista nera”, vociferata per anni nel settore, messa su da una certa Victoria Alonso, Presidente del dipartimento Physical, Post Production, VFX e Animation dei Marvel Studios. Secondo molti intervistati, tutti nel settore (anche chi non ha lavorato per Marvel) sarebbero a conoscenza di questa “lista nera” che, una volta inserito un nome, impedirebbe alla persona in questione di ottenere lavori futuri presso l’MCU, se non addirittura influenzerebbe l’assunzione anche presso altre realtà. Una sorta di biglietto da visita negativo insomma, di cui tutti avrebbero il terrore.

Afferma un tecnico VFX anonimo dalla Georgia: "La lista nera è molto discussa. Non conosco nessuno che l'abbia vista dal vivo. Ma è un argomento comune che viene fuori ogni volta che i tecnici della VFX si parlano tra loro: 'Se fai X, Y o Z, la Marvel ti inserirà nella lista nera e non lavorerai per loro di nuovo’”. Secondo la fonte, anche solo rifiutare un progetto di fronte a un’offerta troppo bassa o rifiutarsi di aggiungere lavoro straordinario a post-produzione conclusa – ritocchi o rimaneggiamenti degli effetti visivi – è sufficiente per finire nella lista.

Un altro tecnico di Vancouver afferma: "La ragione principale per cui tutti hanno paura è Victoria Alonso. È conosciuta nel settore come una creatrice di Re. Se le piaci, troverai lavoro e avanzerai nel settore. Se l'hai fatta inca**are in qualche modo, verrai congelato". Scettico invece sull’esistenza di questa lista nera l’artista Joe Pavlo con sede nel Regno Unito, secondo cui i Marvel Studios hanno una mole continua di lavoro sui VFX troppo grande perché possano permettersi di escludere qualcuno. Secondo Pavlo insomma, avrebbero bisogno di ogni braccio disponibile nel settore.

Certo è che questa inflazione di prodotti e tutta una serie di altre dinamiche interne ai Marvel Studios, sempre più proiettati alla quantità piuttosto che alla qualità, stanno creando problemi apparentemente insormontabili nel MCU. E considerato che la VFX e gli effetti speciali costituiscono più del 50% dell'intelaiatura (e del successo) dei film Marvel, la situazione è chiaramente da sanare quanto prima.