Per Martin Scorsese i VFX di The Irishman sono meglio del classico make-up

Per Martin Scorsese i VFX di The Irishman sono meglio del classico make-up
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Sono soltanto gli stolti a non cambiare idea, secondo un vecchio adagio. Martin Scorsese non appartiene certamente alla categoria, ragion per cui non dev'essergli costato troppa fatica il tornare sui propri passi riguardo all'utilizzo degli effetti speciali per il ringiovanimento degli attori.

Più volte durante la produzione di The Irishman, infatti, il regista di Taxi Driver si era detto dubbioso sul risultato dell'operazione a causa della paura che il risultato fosse eccessivamente plasticoso e penalizzante per la mimica degli attori.

Dubbi che, stando alle ultime parole del celebre film-maker, sono stati felicemente relegati al passato: "Nel cinema ce l'abitudine ad utilizzare il trucco. Se guardi un vecchio film vedi che il pubblico accetta il fatto che i capelli siano incipriati, oppure sai che in una scena c'è il trucco e dei baffi sono finti. Ma ti sta bene avere l'illusione. Mi viene da pensare al trucco di The Elephant Man. Dov'è il cuore? Dov'è la performance? Sono sempre lì, perché John Hurt è grandioso. Ma da spettatore so che c'è il trucco e mi sta bene. Ma il ringiovanimento con i VFX porta la cosa su un altro livello, e alla lunga potrebbe risultare superiore" ha spiegato Scorsese.

Il regista ha poi parlato anche dei costi piuttosto alti di operazioni del genere, dicendosi però fiducioso sulla possibilità che l'utilizzo sempre più massiccio di questi procedimenti possa sul lungo periodo ridurne il costo. Anche i protagonisti, comunque, sono orgogliosi di quanto fatto con The Irishman: Robert De Niro e Al Pacino hanno recentemente espresso la loro soddisfazione per il film, che sta generando un hype sempre più massiccio anche nei colleghi di Scorsese come Guillermo Del Toro.