Martin Scorsese rivela: "Da grande volevo fare il gangster"

Martin Scorsese rivela: 'Da grande volevo fare il gangster'
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Martin Scorsese è stato accolto da una grande ovazione al cinema Arlecchino di Bologna, dove ha presentato la rassegna che gli ha dedicato la celebre Cineteca. Tra ispirazioni cinematografiche e progetti iniziali, pandemia e montaggio, il regista ha colto l'occasione per raccontare i dettagli più inediti della propria vita.

"Per tutta la vita ho voluto essere un gangster!" ha dichiarato. "Per me, Colpo grosso era l'olimpo di attori dal quale trarre ispirazione, basti pensare a Dean Martin e Granck Sinatra. Io, invece, ho realizzato Goodfellas".

Inoltre, ha ricordato di quando rimase folgorato dalla visione di un film di Bernardo Bertoucci: Prima della rivoluzione. "Il linguaggio di Bertolucci è pura poesia" ha continuato, "sono stato completamente trascinato dalla storia e dai personaggi. Avevo 23 anni, e all'epoca volevo essere al posto di Bertolucci; ma avevo ancora molto da imparare".

Riguardo Francesco, Giullare di Dio (film del 1950 diretto da Roberto Rossellini), le parole del santo e la messa gli hanno fatto tornare in mente la recente pandemia, senza contare tutta l'insistenza sull'importanza del montaggio e della musica. "Il solo regista al mondo" ha spiegato Gian Luca Farinelli, "che ama così tanto il cinema e che ha fatto così tante cose per il cinema". Ora il celebre regista si appresta a tornare in sala con Killers of the Flower Moon, una storia ambientata nell'Oklahoma degli anni venti con attori del calibro di Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Per approfondire l'argomento, non perdetevi le entusiastiche dichiarazioni su Killers of the Flower Moon.

Eppure, i legami con l'Italia sono più di quanto si possa credere: Martin Scorsese ha incontrato il Papa e annunciato di fare un altro film su Gesù.