Luis Sepúlveda è morto, addio allo scrittore e regista stroncato dal Coronavirus

Luis Sepúlveda è morto, addio allo scrittore e regista stroncato dal Coronavirus
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Il Coronavirus non ha lasciato scampo allo scrittore e regista cileno Luis Sepúlveda, scomparso a 70 anni. Ricoverato da fine febbraio nell'ospedale di Oviedo, la notizia della morte di Sepúlveda è stata ufficializzata dal quotidiano El Paìs. Le notizie, tra conferme e smentite, sulle condizioni di salute di Sepúlveda si rincorrevano da settimane.

Nato a Ovalle, in Cile, nel 1949, Luis Sepúlveda era noto per il suo molteplice impegno in svariati campi. Oltre ad essere conosciuto come autore di grande talento, Sepúlveda era noto per il suo attivismo, sin dalla giovane età, che gli costò addirittura l'arresto durante il regime dittatoriale di Pinochet e l'esilio. Girovago, ambientalista con Greenpeace. Sepúlveda è diventato famoso in tutto il mondo grazie ad alcune opere che ne hanno segnato la carriera soprattutto in Europa, come Il vecchio che leggeva romanzi d'amore, e in particolare Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.

Lavorò come giornalista praticamente in tutto il mondo, dall'Africa al Sudamerica, attento a tematiche ecologiche e alle cause del popolo, si è sempre schierato nella lotta a regimi e dittature, svariate volte anche in prima linea. Visse per diversi mesi a stretto contatto con gli Indios e sviluppò nel corso degli anni un'acuta e lucida visione sul mondo e sulle difficoltà delle persone comuni, dei quali è sempre stato una voce attenta e fidata.
Nel 2002 debuttò alla regia cinematografica con il film Nowhere e con il documentario Corazonverde. In lutto il mondo dell'arte sia in Europa, dov'era molto conosciuto e aveva deciso di vivere in questi anni, sia in America Latina, e in particolare il suo Paese, il Cile. Tra gli svariati premi conseguiti, nel 2015 gli venne assegnato in Italia il premio letterario Alessandro Manzoni alla carriera.

Il mondo dell'arte cileno negli ultimi anni ha proposto nel cinema il lavoro di Sebastiàn Lelio. Su Everyeye trovate la recensione di Gloria e la recensione di Una donna fantastica.