Life of the Party: Melissa McCarthy e Warner Bros accusate di plagio

Life of the Party: Melissa McCarthy e Warner Bros accusate di plagio
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Melissa McCarthy, insieme alla Warner Bros. e a molti altri, è stata citata in giudizio per plagio in una causa di circa 10 milioni di dollari per quanto riguarda il film commedia del 2018 Life of the Party, scritto dall'attrice insieme al marito Ben Falcone e diretto da quest'ultimo. I nomi coinvolti adesso dovranno rispondere alle accuse.

Insieme alla McCarthy, sono stati citati in giudizio anche lo stesso Falcone, così come la Gersh Agency, l'agente Sean Barclay, Brett Ratner e la sua RatPac, anche se il coinvolgimento produttivo di questi ultimi non è ancora stato accertato.

Secondo quanto riportato da Deadline, l'accusa arriva da Eva Kowalski, la quale sostiene che Life of the Party sia stato copiato dal suo trattamento registrato alla WGA (Writers Guild of America) e intitolato College Mom. Questo script sarebbe stato registrato nel 2014. Come risarcimento danni, l'accusa chiederebbe non meno di 10 milioni di dollari e un'ingiunzione contro Life of the Party, scritto dalla McCarthy e Falcone. L'accusa sosterrebbe inoltre che ci fosse un accordo segreto tra le parti chiamate in causa per copiare College Mom.

Life of the Party ruota attorno alla casaling Deanna (McCarthy) che vuole togliersi il rimpianto di non essere mai andata al college, decidendo di iscrivercisi dopo il divorzio con il marito, finendo nello stesso corso della figlia. A questa l'idea di avere la madre in giro non andrà propriamente a genio, come sospettabile, ma l'iscrizione al college sarà l'occasione per Deanna di riabbracciare la tanto agognata libertà a una spensieratezza che forse anche in giovane età non aveva mai sperimentato a fondo.

Uscita nel maggio 2018, la pellicola ha incassato 66 milioni di dollari su un budget di 30 milioni.