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Cosa rende Civil War un'esperienza cinematografica unica
Le autorità dell'Iran negano il permesso per la cerimonia in onore di Una separazione
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Ancora una volta la politica rovina un occasione per celebrare il cinema come arte d'espressione. Stiamo parlando del film iraniano Una separazione di Asghar Farhadi. La vittoria della pellicola di Farhadi agli Oscar è stata strumentalizzata dallo stato, sottolineando come il film abbia battuto la pellicola israeliana in concorso nella stessa categoria assieme ad altre tre pellicole di lingua non inglese.
I proclami patriottici riguardanti Una separazione collidono al tempo stesso con la politica dell'Iran che più volte ha arrestato registi e attori o ne hanno causato la fuga dal paese perché hanno toccato argomenti troppo liberali in contrasto con la politica del paese. A causa di queste politiche Una separazione aveva rischiato di non vedere la luce del sole. Nel settembre del 2010 a Farhadi era stato revocato il permesso di girare la pellicola dopo che il regista aveva espresso solidarietà nei confronti dei registi Mohsen Makhmalbaf (esiliato ndr.) e Jafar Panahi (in prigione ndr.). Solamente dopo aver chiesto scusa, le autorità hanno concesso a Farhadi la possibilità di riprendere il proprio lavoro.
Oggi ci giunge voce che l'Iran continua nella sua politica 'restrittiva e controcorrente' negando il permesso per la realizzazione di un evento, organizzato dai due più importanti gruppo cinematografici iraniani: il Centro dei Registi del Cinema Iraniano e l'Alto consiglio dei Produttori del Cinema Iraniano, per celebrare Una separazione. All'evento avrebbe dovuto partecipare il regista Farhadi.
Ieri un'agenzia semi-ufficiale, la Ilna, ha fatto sapere che il permesso per l'evento è stato negato e che non è stata fornita nessuna spiegazione a riguardo. Gli organizzatori della cerimonia hanno comunicato a Farhadi in una dichiarazione ufficiale: "La nostra intenzione era di avere un semplice e amichevole incontro per dire 'grazie' per il grande risultato che hai portato all'Iran e al cinema iraniano ma i custodi della cultura non ci hanno permesso di realizzare tutto ciò. Siamo profondamente dispiaciuti".
La notizia è sorprendente visto il gran chiasso che lo stato aveva fatto attorno alla vittoria del primo Oscar vinto dall'Iran, in una campagna di denigro dello stato di Israele, creando così una tensione estrema tra i due stati. Ma il benestare dello stato verso Una separazione è stato solo un momento passeggero, i conservatori vicino ai leader del paese avevano già manifestato la loro critica verso il film per aver insultato la repubblica iraniana parlando dei problemi interni, dell'ineguaglianza tra i sessi e il desiderio di molti abitanti di lasciare il paese, e per questo motivo hanno probabilmente deciso che fosse il caso di non permettere che la pellicola ottenesse altra attenzione e altri consensi.
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