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    La Pecora Nera. Intervista inedita ad Ascanio Celestini.
    notizia 13.12, 27 Settembre 2010

    La Pecora Nera. Intervista inedita ad Ascanio Celestini.

    Grazie a BIM Distribuzione, vi proponiamo, all'interno di Everyeye Tv, un'intervista esclusiva ed inedita ad Ascanio Celestini, regista del film in uscita questo venerdì nelle sale italiane.La trovate a questo link.A seguire, la trama della pellicola:Il manicomio è un condominio di santi. So' santi i poveri matti asini sotto le lenzuola cinesi, sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul comodino suo si illumina come un ex-voto. E il dottore è il più santo di tutti, è il capo dei santi, è Gesucristo».Così ci racconta Nicola i suoi 35 anni di «manicomio elettrico», e nella sua testa scompaginata realtà e fantasia si scontrano producendo imprevedibili illuminazioni. Nicola è nato negli anni Sessanta, «i favolosi anni Sessanta», e il mondo che lui vede dentro l'istituto non è poi così diverso da quello che sta correndo là fuori - un mondo sempre più vorace, dove l'unica cosa che sembra non potersi consumare è la paura.

    video 15.50, 2 Settembre 2010

    La Pecora Nera. Da Venezia con Tre Clip

    Il prossimo 15 OTTOBRE uscirà nelle sale il film "LA PECORA NERA" di ASCANIO CELESTINI, con ASCANIO CELESTINI, GIORGIO TIRABASSI, MAYA SANSA, LUISA DE SANTIS, NICOLA RIGNANESE e BARBARA VALMORIN.Il film è in concorso alla 67. Mostra del Cinema di Venezia.Ecco qui, qui e qui tre clip ufficiali e a seguito la trama! «Il manicomio è un condominio di santi. So' santi i poveri matti asini sotto le lenzuola cinesi, sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul comodino suo si illumina come un ex-voto. E il dottore è il più santo di tutti, è il capo dei santi, è Gesù Cristo».Così ci racconta Nicola i suoi 35 anni di «manicomio elettrico», e nella sua testa scompaginata realtà e fantasia si scontrano producendo imprevedibili illuminazioni. Nicola è nato negli anni Sessanta, «i favolosi anni Sessanta», e il mondo che lui vede dentro l'istituto non è poi così diverso da quello che sta correndo là fuori - un mondo sempre più vorace, dove l'unica cosa che sembra non potersi consumare è la paura