La Bella e la Bestia: in Russia il film è stato vietato ai minori di 16 anni

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Secondo BBC News, il film Disney de La Bella e la Bestia ha rischiato di venire censurato in Russia, con i funzionari del paese pronti ad invocare la legge anti "propaganda gay". Il pericolo è stato scampato, ma il film ha comunque ricevuto un divieto ai minori di 16 anni per la discussa presenza di un personaggio gay, impersonato da Josh Gad.

La BBC aveva riportato che Vitaly Milonov, deputato del partito Russia Unita, aveva esortato il Ministro della Cultura Vladimir Medinsky a vietare la proiezione del film nel rispetto della legge anti-gay. Il live-action Disney de La Bella e la Bestia diretto da Bill Condon ha infatti tra i suoi personaggi LeFou, l’aiutante di Gaston interpretato da Josh Gad, che come dichiarato dall’attore sarà, pur senza palesarsi in modo evidente, il primo personaggio gay di un film Disney. In questa versione della storia, sarà attratto dal fascino di Gaston, piuttosto che essere un suo semplice tirapiedi.

Secondo la BBC, Milonov ha quindi chiesto al Ministro Medinsky di rivedere il film e "adottare misure per vietarlo totalmente" se La Bella e la Bestia si rivelasse contenere "elementi di propaganda dell'omosessualità." Medinsky avrebbe risposto dicendo che "Non appena otterremo una copia del film con i documenti per la distribuzione, lo prenderemo in considerazione secondo la legge vigente."

La questione si è conclusa quando il funzionario del governo russo Vyacheslav Telnov, che dirige l’unità cinematografica del Ministero della Cultura, ha fatto sapere al sito di intrattenimento russo KinoPoisk.ru che il film ha ottenuto il via libera da parte delle autorità locali. "Daremo la licenza di distribuzione cinematografica senza problemi. L'età minima è 16 anni." Si tratta di un’età molto più elevata del solito per un film il cui target sono i bambini, e la decisione farà sicuramente discutere, anche se la Walt Disney Studios Sony Pictures Releasing (WDSSPR) non ha ancora commentato, non avendo ancora ricevuto il documento.

Ieri, anche un cinema cristiano dell’Alabama ha annunciato che non avrebbe proiettato il film per la stessa ragione.