Recensione Cinema
Imaginary Recensione: l'infanzia non è mai stata così horror
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Kristen Stewart non è sempre stata perfettamente a suo agio con il rendere pubblica la sua vita privata, e ammette di essersi sentita costretta, in passato, a dover etichettare la propria sessualità.
"Quando avevo 22 anni, ho iniziato a capire meglio me stesso in termini meno univoci" ha raccontato l'attrice di Twilight e Charlie's Angels durante un'intervista "All'inizio mi sentivo sotto pressione, come se dovessi per forza applicarvi sopra un'etichetta. Ma poi ho capito e mi sono detta 'Non funziona così per me'".
Adesso però Kristen sente di comprendere meglio non solo sé stessa, ma anche la responsabilità di rappresentare i membri della comunità LGBTQ+.
"La prima volta che ho iniziato a uscire con un'altra ragazza mi è stato immediatamente chiesto se fossi lesbica. E io all'epoca pensavo semplicemente 'Piano, ho solo 21 anni!'. Credo che forse alcuni atteggiamenti o avvenimenti hanno potuto ferire le persone con cui sono stata" confessa.
"Ma non si trattava di vergogna nei confronti del dichiararmi apertamente omosessuale" ha proseguito Stewart, che ha fatto pubblicamente coming out nel 2017 durante una puntata del Saturday Night Live "A me non piaceva rendere pubblica la mia vita personale e privata. Mi sembrava come se stessi subendo un furto. In quel periodo ero piuttosto schiva, e anche per le passate relazioni etero abbiamo fatto di tutto per non essere fotografati nel fare cose che poi non sarebbero state più nostre in quel modo".
"Quindi penso che le pressioni aggiunte di dover rappresentare un gruppo di persone, di rappresentare l'omosessualità, non era qualcosa che potessi davvero comprendere all'epoca. Solo adesso me ne rendo conto" conclude.
Di recente, la Stewart ha detto la sua sugli attori etero e i ruoli gay nel mondo del cinema e della televisione, definendola "una zona grigia" per via della sua complessità.
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