Kinshasa Kids: un docufilm lontano da ogni catalogazione

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se fosse un esibizione musicale il film di Marc Henri Wajnberg sarebbe certo paragonabile ad una jam session, nulla di schematico intorno al vero soggetto dell'opera che stasera alle 22 e 30 sarà proiettata nella sezione Giornate degli Autori a Venezia, ovvero i bambini congolesi e la musica.

Nella Repubblica Democratica del Congo e piu' precisamente nella capitale vi sono piu' di ventimila bambini di cui la maggior parte viene ritenuta dalle proprie famiglie responsabili della loro cattiva sorte perché posseduti dal demonio. Per difendesi dagli adulti, che non si fanno scrupoli a maltrattarli per cose da poco, si organizzano in giovani legioni per aiutarsi e supportarsi a vicenda. I bambini la musica e Marc Henri Wajnberg  per sfuggire alla miseria e all'ignoranza di pensieri arcaici, ma anche dalla corruzione e destini senza futuro che si ripetono di generazione in generazione. Sotto la tutela di Bebson, genio incompreso, e del regista, alcuni di loro che formano la sua banda hanno avuto la possibilità di avere un educazione musicale. Privo della pesantezza che i temi trattati spesso inducono, Kinshasa Kids offre uno scorcio leggiadro, a tempo di musica, sulle grandi energie di piccoli artisti da strada non ancora adulti.