Kevin Feige stava per abbandonare i Marvel Studios per la mancanza di diversità

Kevin Feige stava per abbandonare i Marvel Studios per la mancanza di diversità
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È difficile immaginare un Marvel Cinematic Universe senza l'impronta produttiva e creativa di Kevin Feige, la mente che ha contribuito a rendere mainstream supereroi di nicchia come Captain Marvel e Black Panther. Stando a quanto rivelato da Mark Ruffalo, però, il produttore ha rischiato seriamente di abbandonare i Marvel Studios.

"Quando abbiamo fatto il primo Avengers, Kevin Feige mi ha detto 'Ascolta, domani potrei non essere più qui. Ike [Perlmutter] non crede che qualcuno andrebbe a vedere un film di supereroi con una donna come protagonista. Se domani sarò ancora qui, saprai che ho vinto questa battaglia" ha spiegato l'attore durante una recente intervista con l'Independent.

Ruffalo ha poi detto la sua sul contributo di Feige all'industria cinematografica in termini di diversità: "È stato un punto di svolta per la Marvel. Perché Kevin voleva supereroi neri, supereroine e supereroi LGBT. Ha cambiato l'intero universo Marvel. Ora abbiamo supereroi gay, supereroi neri e supereroine - il film di Scarlett Johansson uscirà a breve, abbiamo Captain Marvel, stanno facendo She-Hulk. Nessun altro studio ha raggiunto questo livello di inclusività."

Da qualche mese anche direttore creativo della Casa delle Idee, comprese le divisioni dei fumetti e delle serie TV, Feige non ha mai nascosto i contrasti con l'ex CEO di Marvel Entertainment, tanto che nel 2015 Bob Iger ha deciso di escludere Perlmutter dalla supervisione dei progetti dei Marvel Studios, che ora riportano direttamente al presidente dei Walt Disney Studios Alan Horn.

A proposito di MCU, il prossimo 5 marzo Disney+ terrà una presentazione sul futuro di Marvel e Star Wars in vista del debutto del servizio in Italia e diversi altri paesi europei.