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Recensione Cinema
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7.5
Non si placano le polemiche tra Ray Fisher e DC Films, anche dopo la conclusione dell'indagine interna sulla produzione di Justice League. Come sappiamo, l'attore ha più volte accusato Joss Whedon di comportamenti scorretti, abusi e razzismo sul set, e i dirigenti di Warner Bros. di averlo sostanzialmente coperto.
Dopo la recente intervista di Walter Hamada al New York Times, Ray Fisher sembra determinato a non aver più nulla a che fare con il presidente di DC Films.
Secondo l'interprete di Cyborg, l'indagine interna non ha fatto che creare una "falsa narrativa", dando voce soltanto a determinati testimoni e non andando realmente alla ricerca della verità. Nel tweet che possiamo vedere anche in calce all'articolo, Fisher ha postato il pezzo del NYT in questione, in cui Hamada faceva il punto anche sul futuro dell'universo DC.
"Walter Hamada è il tipo di abilitatore più pericoloso" ha scritto. "Le sue bugie [...] hanno cercato di sminuire i veri problemi dell'indagine su Justice League. Non parteciperò più a nessuna produzione a lui associata."
Nonostante le accuse di Ray Fisher, tra i fan è sempre più alta l'attesa per la Snyder Cut di Justice League, che arriverà in streaming su HBO Max nel 2021. Presto arriverà il trailer ufficiale, mentre al momento non ci sono piani per sequel o spin-off.
Walter Hamada is the most dangerous kind of enabler.
— Ray Fisher (@ray8fisher) December 30, 2020
His lies, and WB PR’s failed Sept 4th hit-piece, sought to undermine the very real issues of the Justice League investigation.
I will not participate in any production associated with him.
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