Justice League: Ezra Miller e Ray Fisher parlano dei registi Snyder e Whedon

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Nonostante la Justice League cinematografica non sia stata all'altezza del suo nome, le star Ezra Miller e Ray Fisher hanno avuto nient'altro che cose positive da dire sulla loro esperienza nel girare il film con Zack Snyder prima e Joss Whedon poi.

Justice League non si è rivelato esattamente il blockbuster di successo che la Warner Bros. aveva sperato che di realizzare. E molti dei problemi rilevati nel prodotto finale hanno certamente avuto a che fare con le turbolenze che hanno circondato la fase di produzione del film.

Forse, comunque, il più grande ostacolo da superare, per il cast e per la troupe, è stato il cambio di registi, dal momento che Zack Snyder si è dimesso durante la fase di post-produzione per affrontare la tragica morte di sua figlia. Snyder è stato infine sostituito da Joss Whedon, con la speranza (dello studio), di arrivare al successo Marvel, anche con il suo DCEU. Il risultato finale è stato divergente.

Parlando con Screen Geek al Wizard World Cleveland, Ray Fisher (Victor Stone/Cyborg) e Ezra Miller (Barry Allen/The Flash) hanno parlato un po' di come è stato lavorare con due registi diversi. Sorprendentemente, hanno detto entrambi cose positive.

Della sua esperienza passando da Snyder a Whedon, Fisher ha rivelato:

"Abbiamo avuto un momento difficile con Zack [Snyder] che ha dovuto abbandonare il progetto, e penso che tutti gli dobbiamo molto per averci portati dentro la sua versione della Justice League. E, alla fine, il modo migliore per onorarlo, è stato fare del nostro meglio per portare avanti quella visione, a prescindere da chi poi è arrivato al timone. Questa è una sfida che penso che chiunque si è trovato ad affrontare - costruire cioè un rapporto con una persona e poi dover cambiare marcia all'improvviso."

E poi Ezra Miller ha aggiunto:

"Nonostante tutto quello che è successo, mi considero immensamente fortunato ad aver lavorato sia con Zack che con Joss. Abbiamo lavorato con i due più incredibili [registi] del settore. Mi sento fortunato ad aver avuto quell'esperienza e ne sono profondamente grato."