Jurassic World Il Dominio: flop per la critica, top su Netflix

Jurassic World Il Dominio: flop per la critica, top su Netflix
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I legacy sequel si dimostrano inconsistenti come il resto dei trend hollywoodiani con Jurassic World che risulta essere uno degli esempi più lampanti di come il ringiovanimento di un brand stagnante possa rapidamente finire nel precipizio di rendimenti sempre minori.

Dopo essere rimasto dormiente per quindici anni, il franchiste di Jurassic Park è stato riportato in vita da Colin Trevorrow in quello che era sembrato il migliore dei modi. Il quarto film della serie, con protagonista Chris Pratt è stato mostruoso al botteghino, divorando record su record fino all’incredibile cifra di 1.67 miliardi di dollari e ancora oggi si posiziona all’ottavo posto nella classifica dei maggiori successi della storia del cinema.

Il 71% di punteggio su Rotten Tomatoes e il 78% di gradimenti degli utenti ha segnato un ritorno in grande stile per la critica e per il pubblico, ma i sequel hanno silurato tutto quello che era stato fatto di buono e tutti gli entusiasmi in un attimo. Se è vero come è vero che sia Il Regno Distrutto che Il Dominio hanno guadagnato entrambi più di un miliardo di dollari, mantenendo un certo appeal commerciale per la saga di Jurassic Park che, in totale, ha superato i 6 miliardi di dollari, è da segnalare come il terzo sequel della seconda saga vanti la non invidiabile posizione di secondo peggior film in base alle recensioni ad aver superato la soglia del miliardo al botteghino, mentre il suo predecessore aveva fatto solo leggermente meglio.

Questa incoerenza tra profitti e recensioni si riflette nello straordinario successo che il terzo atto di quello che sembrerebbe un esercizio di stile su come distruggere un franchiste stia avendo su Netflix, risultando, secondo FlixPatrol il quarto prodotto più visto sulla piattaforma a livello mondiale ed entrando nella top 10 di ben 48 paesi.
La vita trova sempre un modo anche stando alle parole del regista che non vede Jurassic World Il dominio come un finale di saga.