John Boyega ancora contro gli studios: "Devono schierarsi con chi riceve insulti razzisti"

John Boyega ancora contro gli studios: 'Devono schierarsi con chi riceve insulti razzisti'
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In seguito alle polemiche lanciate dapprima contro la Disney e il trattamento ricevuto da lui e dal suo personaggio nell'ultima trilogia di Star Wars, John Boyega è tornato alla carica nel corso di una nuova intervista nella quale afferma che gli studios e i produttori potrebbero fare molto di più per quel che riguarda la lotta al razzismo.

Dopo aver ampiamente criticato le scelte della Disney su Star Wars, Boyega ha affermato ai microfoni di Variety che i produttori potrebbero fare molto di più quando un attore che lavora per loro viene insultato in maniera razzista dal pubblico o da chiunque altro, il riferimento è quanto accaduto ad esempio a Kelly Marie Tran all'indomani dell'uscita di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ma anche Boyega stesso ha ricevuto insulti, così come Daisy Ridley.

"Quando uno dei tuoi attori, e in particolare un attore così importante all'interno del film, è annunciato come parte del franchise e poi è costretto ad affrontare tutta una serie di critiche razziste e riceve degli abusi online è importante che gli studios facciano sentire la propria voce, con il loro supporto e senso di solidarietà proclamati non solo pubblicamente, ma anche sul campo, sul set".

In precedenza, Boyega aveva espresso le sue critiche sul trattamento ricevuto da Finn dalla Disney, in particolare nell'ultimo film della saga di Star Wars, L'Ascesa di Skywalker: "Le persone dovrebbero lasciare in pace JJ Abrams. Non aveva neanche in programma di tornare nell'ultimo film, e invece lo ha fatto per salvare la baracca. In questo lavoro ti lasci coinvolgere in determinati progetti e sai già che non ti piacerà necessariamente tutto di quel progetto. Ma voglio dire una cosa alla Disney: non si può tirare fuori un personaggio nero, pubblicizzarlo ovunque per sbandierarlo al pubblico e poi dargli una parte più piccola nel film e metterlo da parte. Non va bene".