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Recensione Cinema
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7.5
Ivan Marra
J.K. Rowling ha visto calare consistentemente nel giro un paio d'anni il numero dei suoi estimatori: l'autrice di Harry Potter è ormai da tempo nell'occhio del ciclone per le sue esternazioni transfobiche, ma nonostante ciò sembrerebbe, comprensibilmente, non aver apprezzato particolarmente le ultime dichiarazioni di Vladimir Putin.
Nelle scorse ore, infatti, il leader russo aveva preso le difese di J.K. Rowling, facendo l'esempio della celebre scrittrice per indicare quelle che, a suo dire, sarebbero le colpe di un Occidente sempre più propenso a cancellare quelle personalità ritenute scomode per la non conformità dei loro pensieri.
Un endorsement che pare non abbia fatto particolarmente piacere a Rowling, almeno stando alle parole che la scrittrice ha affidato al suo profilo Twitter: "Le critiche alla cancel culture occidentale non sono la migliore delle cose quando arrivano da chi sta massacrando dei civili per il solo crimine della resistenza, o da chi imprigiona e avvelena i propri oppositori" è stata la dura replica di J.K. Rowling, che ha contestualmente postato un articolo riguardante Alexei Navalny.
Una presa di posizione doverosa e che sicuramente risparmierà a J.K. Rowling un'altra ondata di critiche potenzialmente ancora più violente di quelle già ricevute finora. Recentemente, intanto, anche John Waters ha criticato aspramente J.K. Rowling, auspicandone la cancellazione.
Critiques of Western cancel culture are possibly not best made by those currently slaughtering civilians for the crime of resistance, or who jail and poison their critics. #IStandWithUkraine https://t.co/aNItgc5aiW
— J.K. Rowling (@jk_rowling) March 25, 2022
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