Javier Bardem si schiera con Woody Allen: "Non mi vergogno di aver lavorato con lui"

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Javier Bardem, al contrario di tanti suoi illustri colleghi, si è schierato dalla parte di Woody Allen, ripiombato nella gogna mediatica in seguito alla formazione di movimenti come Time’s Up e #MeToo.

L’attore, che ha recitato per Allen in Vicky Christina Barcelona, ha difeso il regista al contrario della sua collega Rebecca Hall, pentita di averci lavorato (persino per il suo ultimo film ancora inedito A Rainy Day in New York). Secondo quanto riportato in un’intervista di Paris Match (rilanciata da People), Bardem ha dichiarato di non vergognarsi affatto della sua collaborazione con Allen.

Se ci fossero delle prove che Woody Allen sia colpevole allora sì, smetterei di lavorare con lui, ma ho i miei dubbi. Sono davvero molto scioccato da questo improvviso trattamento. I giudici del Connecticut e quelli di New York lo hanno dichiarato innocente. La situazione legale oggi è la stessa del 2007”.

Negli ultimi mesi, infatti, sempre più star – molte delle quali avevano già lavorato in precedenza con il regista, perfino più volte – stanno annunciando di non voler più lavorare con Allen a causa delle vecchie accuse di molestie di Dylan Farrow, che ha puntualmente colto la palla al balzo dei recenti scandali per rilanciare le sue denunce contro il patrigno. Tra queste, Michael Caine, Greta Gerwig, Rebecca Hall, Natalie Portman, Timothée Chalamet e Colin Firth.

Gli unici che hanno apertamente parteggiato per Allen sono stati Diane Keaton, la quale è pienamente convinta dell’innocenza del regista nonché amico di lunga data, e Alec Baldwin, che si è spinto a paragonare la figura di Dylan Farrow a quella del personaggio di Il buio oltre la siepe complice dell’ingiusta morte di un accusato. Anche Cate Blanchett, attrice per il regista in Blue Jasmine (che le è valso il suo secondo Oscar) non se l’è sentita di condannare il regista, insistendo sul fatto che i social network non sono tribunali giuridici.