James Mangold dopo le scene post-credit critica anche gli easter eggs

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Il regista di Logan, James Mangold, dopo aver duramente criticato la moda di utilizzare delle scene post-credit per collegare un film a quello successivo, si è scagliato nelle ultime ore anche sull'utilizzo degli easter eggs, partendo addirittura dal nome che è stato assegnato a quei contenuti nascosti all'interno della pellicola.

"Il termine 'easter eggs' trovo sia un po' infantile. Per quanto mi riguarda mi sento accondiscendente verso un pubblico attento e intellettuale che potrebbe essere trattato con maggior rispetto invece di farli sembrare dei bambini che corrono in giro per cercare di carpire le trame che le major lasciano trapelare" ha scritto il regista su Twitter.
Questa critica di James Mangold parte, in primis, da quella di qualche giorno fa alle scene post-credit:"Molte persone hanno commentato la mia critica alle scene post-credit. Ottimi punti di vista anche da chi non è d'accordo. La mia veemenza deriva da una convinzione: queste scene sono il crack del cinema. Certo che ti fanno sentire bene, sono progettati per farlo. Come la pubblicità. Sentono che l'aspettativa è alta e allora il film vivacchia fino alla fine come una serie di vignette e annunci su ciò che ti venderanno l'anno successivo. Quindi non sono tanto le scene in sé che disprezzo quanto il timore che i film (una forma d'arte che amo profondamente), non funzionino più come una narrazione dove c'è un inizio, un racconto in mezzo e una fine, ma come un ingranaggio di un meccanismo seriale per fare soldi. Promuovono un falso universo, come se tutti dietro le quinte sapessero esattamente cosa succederà".
James Mangold ha ottenuto vari apprezzamenti con Logan - The Wolverine, ultima pellicola che ha visto Hugh Jackman e Patrick Stewart nei panni, rispettivamente di Wolverine e del professor Xavier. Il film è stato candidato recentemente agli Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.