James Cameron spera che il pubblico si stanchi presto degli Avengers

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In una recente intervista, il regista di Avatar e Terminator spera in un cambiamento di tono per quanto riguarda il mondo degli Avengers e suggerisce che ci siano altre storie che vale la pena raccontare.

Sicuramente la fase attuale del Marvel Cinematic Universe arriverà a una sua conclusione al termine di Avengers 4, ma Cameron è dell’idea che la fantascienza al cinema abbia bisogno di altre storie che valgono la pena di essere raccontate al pubblico. “Spero ci stancheremo tutti degli Avengers molto presto. Non che io non ami quei film. È solo che ci sono tante altre storie da raccontare oltre alle vicende di questi maschi ultra-potenti senza famiglie che compiono azioni mortali per due ore distruggendo città nel frattempo. C’è bisogno di una svegliata”.

Cameron recentemente è stato molto impegnato a pensare alla storia e allo stato della fantascienza, in quanto presentatore e produttore di AMC Visionaries: James Cameron’s Story of Science Fiction. La docu-serie in sei parti, che andrà in onda il 30 aprile, prende in esame diversi soggetti attraverso il genere (dagli alieni all’intelligenza artificiale) e si avvale delle interviste a celebrità quali Steven Spielberg, George Lucas, Ridley Scott, Christopher Nolan, Arnold Schwarzenegger, Will Smith e Sigourney Weaver.

Il regista, inoltre, è stato profondamente immerso nella realizzazione dei prossimi quattro capitoli di Avatar, che descrive come molto più focalizzati sul concetto di famiglia e generazione (un po’ come la saga de Il padrino). La produzione del secondo e terzo film è già iniziata, con il quarto e il quinto che sono già stati scritti. “Da padre, mi sono ritrovato a chiedermi come sarebbe stata una storia di Avatar se fosse stato un dramma famigliare. E se fosse stato simile a Il padrino? È una saga generazionale per famiglie. È molto diverso dal primo film, ma c’è ancora lo stesso set e lo stesso tipo di shock per la novità. Vogliamo ancora potervi mostrare cose che non avete mai visto o immaginato, ma la storia è definitivamente diversa. Si continua con gli stessi personaggi, ma che succede quando dei guerrieri addestrati a compiere missioni suicide crescono a hanno dei figli? Diventa una storia del tutto diversa”.

Cameron, in merito alle sue parole, ammette tuttavia che la sua percezione delle cose è un po’ limitata al momento, per via del suo impegno totale nel mondo di Avatar. “Direi che non ho un buon senso su queste cose perché è un po’che non faccio uno show TV o un film. Quindi non saprei dove stanno andando i gusti in merito di fantascienza. È chiaro però che il mercato ci sta indirizzando verso due direzioni: la prima è una sorta di fantascienza che è completamente intrattenimento e non richiede un consulto tecnico – un esempio potrebbe essere Guardiani della Galassia. È solo divertente. Non ci interessa come funzionano quelle astronavi o qualsiasi altra roba vediamo; la seconda è una fantascienza più accurata scientificamente come può esserlo quella di Interstellar o The Martian”.