J.K. Simmons ricorda l'esperienza vissuta nella trilogia di Spider-Man

J.K. Simmons ricorda l'esperienza vissuta nella trilogia di Spider-Man
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Lo scorso Novembre il portale Den of Geek ha contattato telefonicamente l’attore J.K. Simmons per una chiacchierata in vista dell’uscita della seconda stagione della serie sci-fi Counterpart sull’emittente televisiva Starz. L’occasione è stata anche propizia per l’interprete al fine di ricordare uno dei suoi lavori più amati dal pubblico.

A qualunque attore piace parlare di sé” afferma ironicamente Simmons rispondendo alla proposta fattagli dal sito. Descritto come amichevole e molto loquace, la star statunitense ha vinto nel corso della sua lunga carriera artistica diversi riconoscimenti e tra questi ricordiamo in modo particolare l’Oscar al miglior attore non protagonista nel 2015 nei panni dell’inflessibile direttore d’orchestra Terence Fletcher in Whiplash. La sua ultima collaborazione per il piccolo schermo è stata invece la già citata opera Counterpart in cui ha dimostrato ancora una volta il suo incredibile talento recitativo impersonando ben due personaggi, interpretazioni lontane anni luce dal punto di vista della loro definizione caratteriale ma rese ugualmente credibili dalla performance dell'attore.

I fan dell’universo dei cinecomic ricorderanno invece Simmons, oltre che per la sua recente partecipazione in Justice League di Zack Snyder in cui è apparso per un breve minutaggio nell’iconico ruolo del Commissario Jim Gordon, per aver anche portato al cinema una delle interpretazioni più fedeli dell’irriverente J. Jonah Jameson, il popolare direttore del Daily Bugle per cui lavora in veste di fotografo freelance Peter Parker:

Sentivo all’epoca come se il mio lavoro fosse il più lontano possibile dai fumetti, più di qualunque altro personaggio interpretato. Era come, per usare una espressione attoriale di cui si fa largo uso, essere con i piedi per terra, ma certamente è sembrato sia a me che al [regista] Sam Raimi una percezione condivisa che J. Jonah rappresentasse il personaggio più orgoglioso nel mondo che lui stava creando con i primi tre film. Cominciando con una sceneggiatura davvero buona, dopo ci siamo lasciati andare un bel po’ all’improvvisazione. Sam, io, Tobey [Maguire], Elizabeth Banks e Ted, fratello di Sam, e tutto il cast secondario, stavamo collaborando ed espandendo lo script, avendo in ultima analisi la libertà di improvvisare. Era un bell’ambiente quel che Sam ha creato e lo ha sempre fatto. Ho lavorato con lui in cinque film e spero di farne altri”.

Già nel novembre del 2017 Simmons aveva espresso nel corso di una intervista con Entertainment Tonight il proposito di poter tornare nei panni del celebre direttore in quello che ora è diventato l’universo cinematografico Marvel, un mondo che è letteralmente cambiato dalla famosa trilogia diretta da Sam Raimi sull’amichevole tessiragnatele di quartiere.

Voi che ricordo avete del lavoro svolto da J.K. Simmons come J. Jonah Jameson? Ditecelo nei commenti!