J.K. Rowling restituisce il premio della famiglia Kennedy dopo le accuse di transfobia

J.K. Rowling restituisce il premio della famiglia Kennedy dopo le accuse di transfobia
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J.K. Rowling ha deciso di restituire il Ripple of Hope Award conferitole lo scorso dicembre dalla Robert F. Kennedy Human Rights dopo che Kerry Kennedy, figlia di Robert e attuale presidente dell'organizzazione, ha preso le distanze e si è detta delusa dai suoi recenti commenti transfobici.

"Nel corso di giugno 2020 - il mese del Pride LGBTQ - e con mio grande sgomento, J.K. Rowling ha pubblicato tweet e dichiarazioni transfobiche profondamente preoccupanti" ha scritto la Kennedy sul sito ufficiale dell'associazione. "Il 6 giugno, ha twittato un articolo dal titolo: 'Opinione: Creare un modello egualitario post-Covid per le persone che hanno le mestruazioni'. E ha scritto questo in modo disinvolto e sprezzante sull'identità transgender: 'Persone come le mestruazioni. Sono sicura che una volta c'era una parola per indicare quelle persone. Wumben? Wimpud? Woomud? (storpiature dell'inglese "Women", ndr.)"

La Kennedy ha spiegato di aver contattato l'autrice di Harry Potter per "esprimerle la mia profonda delusione per aver scelto di usare i suoi straordinari doni per creare una narrazione che sminuisca l'identità delle persone trans e non binarie, minando la validità e l'integrità dell'intera comunità transgender. Una comunità che soffre in maniere sproporzionata violenza, discriminazione, molestie, esclusione e di conseguenza è soggetta ad alti tassi di suicidio, tentativi di suicidio, sfollamenti e danni fisici e mentali. In particolare sono prese di mira le donne trans nere e i giovani trans."

Questa invece la risposta della Rowling: "A causa del grave conflitto di opinioni tra me e RFKHR, sento di non avere altra scelta se non di restituire il Ripple of Hope Award che mi è stato conferito lo scorso anno. Sono profondamente rattristata dal fatto che RFKHR si sia sentita obbligata a prendere questa posizione, ma nessun premio o onorificenza, indipendentemente dalla mia ammirazione per la persona grazie alla quale sono stata nominata, significa così tanto per me da perdere il diritto di seguire la mia coscienza."

Lo scorso giugno, lo ricordiamo, hanno preso le distanze dai tweet della scrittrice anche Warner Bros, Universal Parks e gran parte del cast della saga di Harry Potter tra cui Daniel Radcliffe ed Emma Watson.