J.K. Rowling ancora nei guai, i siti di Harry Potter le voltano le spalle

J.K. Rowling ancora nei guai, i siti di Harry Potter le voltano le spalle
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MuggleNet e The Leaky Cauldron, due delle più affermate community di fan di Harry Potter, hanno rilasciato nelle scorse ore una dichiarazione ufficiale e congiunta a sostegno delle persone transgender, prendendo le distanze dai commenti transfobici dell'autrice della serie J.K. Rowling su Twitter di qualche settimana fa.

"Sebbene sia difficile criticare qualcuno il cui lavoro abbiamo ammirato così a lungo, sarebbe sbagliato non usare le nostre piattaforme per contrastare il danno che ha causato. La nostra posizione è chiara: le donne transgender sono donne. Gli uomini transgender sono uomini. Le persone non binarie sono non binarie. Le persone intersessuali esistono e non dovrebbero essere costrette a vivere in modo binario. In queste community stiamo dalla parte dei fan di Harry Potter e anche se non perdoniamo i maltrattamenti ricevuti da J.K. Rowling per aver espresso la sua opinione sulle persone transgender, rifiutiamo la sua opinione a riguardo" hanno scritto i siti nel comunicato.

La decisione di entrambi i siti è quella di smettere di seguire l'attività professionale di J.K. Rowling al di fuori della saga di Harry Potter, eliminando link che conducono all'acquisto di opere esterne al mondo di Hogwarts, non pubblicando il link del suo sito ed eliminando le immagini che ritraggono la scrittrice in momenti della sua vita privata.
In futuro entrambi i siti si riferiranno all'autrice come #JKR, consentendo i fan di disattivare facilmente l'hashtag per impedire che i post dell'autrice vengano visualizzati nei feed dei loro social.
J.K. Rowling ha espresso la sua opinione sulle persone trans, creando un autentico polverone mediatico.
Inoltre Rowling ha fatto sparire un tweet d'elogio a Stephen King, dopo che quest'ultimo ha mostrato appoggio alle donne trans.