All Is True: Kenneth Branagh parla del suo amore senza tempo per Shakespeare

All Is True: Kenneth Branagh parla del suo amore senza tempo per Shakespeare
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Con Artemis Fowl rinviato al maggio 2020 e le riprese di Assassinio sul Nilo, sequel di Assassinio sull'Orient Express, previste per quest'estate, Kenneth Branagh si può godere l'uscita nei cinema americani e britannici di All Is True.

Si tratta dell'ennesimo film su William Shakespeare dopo gli osannati adattamenti di Enrico V e Macbeth (considerati i migliori lungometraggio sulle opere omonime mai realizzati) e i tanti altri realizzati nel corso della sua carriera, ma questa volta Branagh si è dato al biopic, interpretando finalmente il suo idolo e portando sullo schermo gli ultimi anni della sua vita.

A questo proposito, Branagh ha dichiarato:

"In effetti non avevo mai pensato, prima di questo film, di interpretare Shakespeare in prima persona, piuttosto che adattare una delle sue opere e vestire i panni dei suoi personaggi. In alcune fasi, mi è stato chiesto, ma ho sempre pensato che mi sarei identificato fin troppo nel personaggio e che non meritavo di appropriarmene così tanto. Questo film è nato dal desiderio di fare qualcosa di molto piccolo. Volevo portare sullo schermo un piccolo pezzo della sua vita."

Sulle fonti di ispirazioni per All Is True, il regista ha raccontato:

"Avevamo bisogno di un tema centrale col quale il pubblico potesse davvero connettersi emotivamente. Sono sempre stato affascinato da tutto ciò che riguarda lo shakespeariano, e mi è capitato di leggere un libro intitolato 'Shakespeare e il suo Circolo'. È una collezione di monogrammi - pezzi piuttosto piccoli, ma sono tanti - di tutte le persone della vita di Shakespeare - ogni figlia, il genero, tanta roba personale, per quanto concisa, insomma. Mi ha fatto pensare a come doveva sentirsi quando è tornato a casa dopo che il Globe Theatre venne distrutto. Ho pensato che forse potevo trovare in quel periodo della sua vita il dramma da camera che avevo in mente."

Branagh ha spiegato che, a suo modo di vedere, la storie di Shakespeare riesce a parlare alla società odierna perché sono dotati di una specifica universalità.

"Quello che mi piace del film, in particolare, è che all'inizio c'è un tale silenzio tra tutti loro, e la cosa è spiazzante perché da Shakespeare ci si aspetterebbero frasi ad effetto e commenti profondi e saggi, come un Gesù o un Buddha. Invece la cosa che lo interessa è fare un giardino. E' una cosa così semplice da risultare assurda. Volevo fare un film sui silenzi, guardare un uomo che era un maestro delle parole e dal quale ci si potrebbe aspettare il contrario del silenzio. Mi è piaciuto questo approccio. Sentivo che quello era l'inizio del tentativo di trovare ciò che stavo cercando."

Non c'è ancora una data di uscita per il mercato italiano del nuovo film di Kenneth Branagh. Per ulteriori aggiornamenti, vi rimandiamo al primo trailer ufficiale di All Is True.