Iron Man 3: Drew Pearce parla del Mandarino, A.I.M. e le armature

Dopo aver spiegato come ha ottenuto l'incarico di co-scrivere (insieme a Shane Black) Iron Man 3, Drew Pearce ha parlato di altri argomenti inerenti il film uscito lo scorso aprile come la 'questione Mandarino', i disturbi di Tony nel film e tante altre cose (attenzione agli spoilers).

"Onestamente né io, né Shane né la Marvel abbiamo trovato una versione del Mandarino che funzionasse per questo film." spiega Pearce parlando proprio della scottante questione del Mandarino che ha scontentato non poco i fan del fumetto originale "Abbiamo preso quel concept e l'abbiamo reinterpretato in un modo che abbiamo trovato interessante, nello stesso modo in cui innumerevoli sceneggiatori e disegnatori di fumetti hanno fatto prima di noi". "Abbiamo preso in considerazione numerose versioni e idee, e abbiamo fatto delle ricerche di ogni interpretazione apparsa nel fumetto e non solo quelle che già conoscevamo io e Shane dalla nostra infanzia. Ma questa del film è stata l'unica interpretazione che abbiamo veramente amato e che sembrasse 'nuova' e in linea con il tema del film che è nascondersi dietro le maschere, essenzialmente, che è anche il grande problema di Tony. Questa era l'unica idea che abbiamo trovato che fosse vincente, dopo mesi e mesi di discussioni e liste di possibilità, e la trovavamo anche divertente e sorprendente. Il Mandarino è probabilmente l'idea più rischiosa che abbiamo avuto per questa pellicola e non piacerà a tutti. Ma sono fiero di questa idea e sono sicuro che abbiamo fatto al 100% la scelta più giusta". 

Ovviamente la non-presenza del Mandarino nel film ha scaturito numerose domande tra i fan del fumetto e, soprattutto, della saga cinematografica. Una tra queste è: "e allora chi guida l'organizzazione terroristica nota come I Dieci Anelli?". E' sempre stato Aldrich Killian? Pearce 'smentisce' questa teoria e spiega: "quell'organizzazione esiste e penso sia presente là fuori anche durante gli eventi di Iron Man 3. Forse sono inattivi o forse stanno pianificando le loro cose ma sono una vera e propria minaccia terroristica all'interno dell'Universo Cinematografico Marvel". Il co-sceneggiatore, poi, aggiunge: "io vorrei rimanere piuttosto ambiguo riguardo il concetto di un 'vero' Mandarino, ma il film chiaramente spiega che questo è un titolo che è stato usato più volte in passato. E forse qualcuno lo userà nuovamente e diverrà un nuovo Mandarino. Killian ha trovato questo concept cosi potente da plasmarlo per la sua creazione". 
Nel film appare (anzi, viene accennata) l'A.I.M., organizzazione piuttosto famosa nei fumetti e molto più presente nella sceneggiatura: "Non ho idea dei piani futuri della Marvel ma c'era molto più A.I.M. nella sceneggiatura che non abbiamo avuto il tempo di inserire nel film. Alla fine c'era persino una scena in cui Brandt uccideva tutto l'intero gruppo per coprire le tracce di Killian. Quella era una scena piuttosto brutale e l'amavo". 

Infine il co-sceneggiatore spiega la decisione di 'far esplodere tutte le armature di Tony nel film', ammettendo, però, che non sarebbe sorpreso di rivederle in azione nel prossimo film: "penso che sia un uomo dalle idee impetuose ed è un vecchio romantico infondo al suo cuore. La distruzione delle armature è un gesto simbolico nei confronti del suo impegno verso Pepper. E' un gesto irresponsabile di fronte ad una possibile nuova invasione aliena? Probabile. Ma è un gesto efficace e poetico nei confronti della donna che ama, suggerendogli che finalmente è libero dalla sua ossessione ansiosa di dover sempre costruire armature. Ma, se proprio devo dirla tutta, non sono uno che scommette, ma se Tony apparirà in The Avengers 2, sono sicuro che vedremo un mucchio di nuove armature. Chiamatemi pazzo ma penso che andrà cosi".