Il team di Avengers: Infinity War assicura: 'ci saranno delle vittime'

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"Credetemi. Sono stanco dei film che dicono 'è la fine! E' l'Armageddon! E' la fine, per sempre!' e poi... non lo è. Questo, invece, lo è. Non scherzano". A parlare è Robert Downey Jr., interprete di Tony Stark/Iron Man.

L'attore assicura: ci saranno delle vittime in Avengers: Infinity War. "Sapevamo che sarebbe arrivato. Dobbiamo fermarci. Facciamo un cambiamento, un qualcosa di definitivo" ha spiegato Robert Downey Jr. "Siamo come una famiglia ora, dieci anni dopo, mangiamo a pranzo insieme in attesa delle stesure dei nuovi copioni. Chi di noi non sopravviverà e quando?".

"E' chiaro che diremo addio a delle persone" gli fanno eco gli sceneggiatori del film, Christopher Markus e Stephen McFeely.

Ci sono voluti dieci anni di storie per arrivare a questo punto nel Marvel Cinematic Universe. Iniziato a maggio del 2008 con Iron Man e con L'incredibile Hulk (prodotto insieme alla Universal e, per questo, spesso 'dimenticato'), il Marvel Cinematic Universe lanciava l'idea dell'Universo Cinematografico, praticamente l'universo dei fumetti riproposto al cinema con una serie di pellicole autonome ma collegate tra loro da una storyline principale che culminerà, come detto, questo aprile in Infinity War. Dopo quei due la Marvel, inarrestabile, ha proposto negli anni tre film su Thor, tre film su Captain America, altri due sequel di Iron Man, una pellicola su Ant-Man e una sul Dr. Strange, due pellicole dedicate ai Guardiani della Galassia, una pellicola su Spider-Man (grazie ad un accordo stipulato successivamente con Sony) e due film sugli Avengers. Da mercoledì 14 febbraio in Italia, nelle sale, è uscito anche Black Panther, ultimo film del franchise pre-Avengers: Infinity War.