Il sequel di Chiamami col tuo nome si arricchisce di nuovi dettagli

di

La notizia di un secondo capitolo delle avventure di Elio ed Oliver trapela sul web già da tempo e lo stesso regista Luca Guadagnino ha più volte accennato ad un sequel nel corso delle ultime interviste. Partendo proprio dalle sue parole cerchiamo di tracciare a grandi linee i tratti della prossima storia fortemente voluta dal cineasta italiano.

Sin dalla prima proiezione tenutasi al Sundance Film Festival lo scorso 22 gennaio 2017 è parso subito chiaro che Chiamami col tuo nome avrebbe fatto parlare di sé non solo tra i critici del settore e nelle mostre internazionali più rinomate, ma anche tra il grande pubblico. Certo, le quattro nomination agli Academy Award aiutano in tal senso ad accendere ulteriori riflettori sulla pellicola di Luca Guadagnino ed è proprio sull’onda di questa popolarità che si fanno sempre più insistenti le voci riguardo ad un possibile sequel dell’opera prima.

Il lungometraggio si ispira, con le dovute differenze, al romanzo scritto da André Aciman ed è proprio dalle ultime pagine elaborate dall’autore che nascono gli spunti da cui partire per tessere i filamenti degli anni successivi all’estate del 1983. Guadagnino infatti ha più volte ribadito la volontà di ambientare la prossima storia intorno al 1989, anno della caduta del muro di Berlino cui è seguito il disfacimento dell’URSS poco tempo dopo, immaginando ipoteticamente come scena di apertura del film di rivedere Elio, diventato negli anni un appassionato di cinema, in una sala cinematografica durante la proiezione di Once more – Ancora del regista Paul Vecchiali. Se nel primo film il personaggio interpretato dal giovane Timothée Chalamet sviluppa la propria maturità, nel secondo, invece, altre tematiche potrebbero essere prese in considerazione, come, ad esempio, il posto che egli occuperà nella società, i suoi interessi, ciò che gli è rimasto degli aspetti emotivi vissuti pochi anni prima con l’Oliver di Armie Hammer o tematiche legate alla diffusione esponenziale e al riconoscimento del virus dell'HIV. Guadagnino, inoltre, ritiene non indispensabile che Elio si riconosca nel tempo come omosessuale, ma che, anzi, possa intraprendere una storia d'amore ancora più intensa con il personaggio di Marzia impersonata da Esther Garrel. Tenendo conto, infine, degli impegni del regista italiano è probabile che il prossimo lungometraggio avrà quale anno di uscita nelle sale il 2020.

Distribuito in Italia dalla Warner Bros. a partire dal 25 gennaio, la pellicola con Armie Hammer (Oliver), Timothée Chalamet (Elio), Michael Stuhlbarg (Mr. Perlman), Amira Casar (Annella) ed Esther Garrel (Marzia) ha raccolto nel suo primo giorno di proiezione 87mila euro. Il cast tecnico è arricchito dalla presenza di Sayombhu Mukdeeprom per la fotografia, Walter Fasano per il montaggio, Samuel Deshors per il reparto scenografico, mentre le musiche sono state curate da Sufjan Stevens.

Potrete leggere la nostra recensione del film a questo indirizzo. Voi cosa ne pensate? Vorreste rivedere i protagonisti in una nuovo racconto? Ditecelo nei commenti!